Medicina Democratica
Petrolchimici

Morti e petrolchimico di Brindisi : nuova udienza.



Pubblicato il 16 giugno 2007
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Venerdì 15 giugno si è tenuta, innanzi al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, dott. Antonio Sardiello, un’altra udienza in camera di consiglio nel procedimento penale per le morti e le malattie di numerosi lavoratori del petrolchimico di Brindisi per l’esposizione a sostanze cancerogene, tra le quali, in particolare, il cvm (cloruro vinile monomero) ed il pvc (polivinilcloruro).

L’udienza era dedicata alle repliche dei difensori delle persone offese in merito ai recenti studi scientifici citati nella precedente udienza dal pm a sostegno del proprio assunto posto a base della richiesta di archiviazione: quello per cui non vi sarebbe certezza sul nesso causale tra l’esposizione al cvm \ pvc e l’insorgenza delle malattie tumorali, fatta eccezione per l’angiosarcoma epatico, una rarissima forma di cancro del fegato.

L’ unico avvocato che ieri ha svolto la sua discussione è stato l’avv. Stefano Palmisano, difensore di alcune persone offese da reato, prossimi congiunti di un lavoratore morto per cancro al polmone, nonchè legale di Medicina Democratica, che in questo procedimento è danneggiata da reato, in quanto associazione avente la finalità della tutela della salute pubblica e dei lavoratori in particolare.

Il legale nel suo intervento ha illustrato e depositato due pareri medico legali resi da due medici, il dott. Maurizio Portaluri, Primario di Radioterapia oncologica presso l’ospedale Perrino di Brindisi, ed il dott. Paolo Crosignani, Direttore dell’ Unità di Epidemiologia Ambientale e Registro Tumori dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano, sul conto degli studi epidemiologici citati dal pm.

I due consulenti tecnici dell’avv. Palmisano, nei loro lavori, hanno dimostrato l’assoluta irrilevanza di questi studi rispetto alla specifica situazione lavorativa del petrolchimico di Brindisi, poichè relativi a contesti produttivi molto diversi e assai meno nocivi di quest’ultimo, o perchè, addirittura, non inerenti a nessun particolare contesto industriale.

Inoltre, il dott. Portaluri ed il dott. Crosignani hanno evidenziato che taluni studi, tra quelli addotti dal pm, erano stati svolti da studiosi consulenti, anche in ambito giudiziario, delle industrie, o addirittura commissionati da organismi scientifici finanziati da associazioni di produttori di plastica.

Su queste basi scientifiche, l’avv. Stefano Palmisano ha, pertanto, ribadito l’infondatezza della richiesta di archiviazione del pm e la necessità del dibattimento per arrivare finalmente all’individuazione delle cause e delle responsabilità delle decine di morti operaie del petrolchimico.

Il processo è stato rinviato all’udienza del 19 ottobre prossimo per permettere l’acquisizione da parte di altri difensori di persone offese di ancor più recenti studi sull’argomento.

Brindisi, 16\6\2007

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