Medicina Democratica
Lavori

I morti sul lavoro e il vento del nord est



Pubblicato il 29 aprile 2009
di: Redazione (Autore/i o Autrice/i in calce all’articolo)




Questa mattina davanti al giudice monocratico di Cittadella (PD) Medicina Democratica, Movimento di Lotta per la Salute, onlus ha richiesto di essere ammessa parte civile non procedimento penale n. 3625/2007. Incidente sul lavoro presso la Fonderia Anselmi di Camposanpiero (PD). Il cosiddetto incidente ha provocato la morte di due operai, Bala Gherorghe Gigi e Barbarescu Costantin in pratica bruciati da una colata di ghisa fuoriscita dal forno al seguito di un’ esplosione.

Un infortunio che ha delle analogie rispetto a quello della ThyssenKrupp di Torino, ma che non ha avuto la stessa rilevanza pubblica. Si pensi che oltre i famigliari delle vittime hanno chiesto di essere riconosciuti parte civile solo l’INAIL e Medicina Democratica. A Torino si sono costituiti e sono stati riconosciuti oltre Medicina Democratica anche i sindacati confederali (FIM,FIOM,UILM) e la CUB, e le istituzioni locali: Comune Provincia e Regione. Difficile capire le ragioni di questa differenza. Certo gli operai uccisi non erano 7, ma “solo” 2, certo siamo nel nord est, certo ancora si tratta di due operai rumeni. Oggi i giornali parlano del decreto sicurezza che verrà presto votato dal Parlamento nel quale gli immigrati devono essere controllati dalle ronde e i cd clandestini devono restare più a lungo (sei mesi) detenuti nei centri di identificazione ed espulsione (CIE).

Medicina Democratica chiede giustizia per le vittime, chiede che i responsabili siano riconosciuti tali. Chiede, anche se sembra una ripetizione, ma non lo è, che gli infortuni sul lavoro, che mai sono casuali, cessino, applicando le leggi che ci sono e verificando che gli organi di vigilanza nei luoghi di lavoro facciano il loro lavoro, quindi che siano dotati di personale adeguato e competente e che si effettuino i controlli dovuti. Come molti altri hanno detto e sostenuto guai se dovesse essere approvato “il decreto salva manager” proposto dal ministro Sacconi che toglie di fatto la responsabilità a chi in un’azienda detiene il potere economico e di gestione (amministratore delegato, principale azionista... padrone...) per riversarlo sui preposti, comunque su dipendenti o consulenti delegati.

Il giudice si pronuncerà nell’udienza stabilita per il 15 maggio

per Medicina Democratica Fulvio Aurora (vicepresidente) e-mail: fulvio.aurora@virgilio.it tel. 3392516050

Padova, 29 aprile 2009




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