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oggi è il: 28|03|2024


Il paradosso dei ticket.
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Per diversi anni il servizio di virologia dell’ospedale Ascalesi di Napoli ha svolto un ruolo di primo piano nella diagnosi delle infezioni da HPV che,ormai è assodato,costituiscono un elemento determinante nella cancerogenesi delle lesioni della cervice uterina e non solo.

Questo programma era stato varato sotto la direzione del professor Smeraglia ed aveva dato numerosi dati utili allo studio ed alla diagnosi precoce delle lesioni a rischio di trasformazione tumorale della sfera ginecologica .

Nel corso di questo programma di lavoro ,è stato intercettato un tipo di virus mai classificato nella famiglia dei Papilloma , e parallelamente al lavoro di screening si stava sviluppando ,dopo questa interessante scoperta, una linea di ricerca che riguarda i tumori del distretto testa-collo e delle vie genito-urinarie maschili.

Anche in questo ambito si son registrati dei dati interessanti, raccolti in pubblicazioni riconosciute nella loro validità in diversi congressi .

Tutto questo lavoro ,per tanti versi incoraggiante e suggestivo di buoni risvolti,subisce una brusca manovra d’arresto ,dopo l’uscita di scena del professor Smeraglia e l’accorpamento della virologia con il Laboratorio-analisi generale .

Il medico prima dedicato ai Papillomavirus,la dottoressa Angela Giannattasio, viene distolto dal servizio per altre svariate mansioni ,vengono progressivamente ridotti i materiali utili a quel tipo di ricerca, viene introdotto un ticket di 115 euro per ogni richiesta di indagine su HPV : il servizio è praticamente fermo da diversi mesi .

Il paradosso è che parallelamente in altri centri il ticket richiesto per la prestazione si aggira sui 36 euro .

Forse il diritto alla salute ha un prezzo diverso nei pressi dell’ospedale Ascalesi rispetto ad altri siti della città di Napoli. Medicina Democratica di Napoli chiede la solidarietà di tutta la società civile e delle donne in particolare per la dottoressa Angela Giannattasio che ha visto progressivamente ridursi il proprio spazio operativo con grave danno,riteniamo,ad un servizio di prevenzione che è risultato utile a tante pazienti .

Medicina Democratica chiede anche ai responsabili ASL Napoli 1 di dare una spiegazione su questo episodio paradossale della nostra SAnità napoletana.

Esso sembra dimostrare che coloro che si sforzassero a raggiungere qualche risultato significativo ed utile per la collettività ,invece di ricevere incoraggiamento e sostegno, verrebbero sempre penalizzati da una sorta di maledizione .

Paolo Fierro

Medicina Democratica Napoli




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Sanità

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