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Convegno "Essere OSS nel terzo millennio" di Torino 7/3/2008
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MEDICINA DEMOCRATICA ha partecipato al convegno di Torino organizzato dal MIGEP IL 7 MARZ0 2008. Lo scopo del convegno era quello di discutere della situazione e delle condizioni degli operatori socio sanitari (OSS) all’interno del complesso delle professioni infermieristiche e più in generale del Servizio Sanitario Nazionale. Al convegno hanno partecipato oltre 400 fra OSS,infermieri, capi sala e altri (oltre 200 hanno dovuto rinunciare per mancanza di posti).

Gli operatori socio sanitari non possono più essere considerati alla stregua dei vecchi ausiliari. Hanno una loro professionalità e funzione, anche se questa è poco riconosciuta sia sul piano professionale che su quello salariale. Le differenze di trattamento, ma anche di presenza e di funzioni non sono le stesse fra le diverse regioni. Gli operatori sociosanitari, come risulta dai dati allegati, presentati da Antonio Muscolino di MD, sugli infermieri dimostrano come la carenza infermieristica e la nuova mentalità che si è creata fra gli infermieri laureati va sempre più nella direzione di spingere gli OSS ad assumere compiti e funzioni da infermieri (o ad esse vicine) senza averne la preparazione, assumendosi, a volte per costrizione, responsabilità non dovute.

Le proposte che si possono avanzare non possono non tenere conto della situazione della organizzazione sanitaria in Italia. Il Servizio Sanitario Nazionale esiste, ma è molto compromesso. Senza un rovesciamento della tendenza a forme di privatizzazione sempre più spinte rischia di essere svuotato di contenuto, fino a sparire.

La autoreferenzialità e la corporativizzazione sono un elemento che permane e si acuisce. Il sistema finisce per funzionare prima per i soggetti che lo dirigono e che vi sono impiegati e solo in ultimo per i cittadini utenti. La nascita di nuovi ordini (come quello degli infermieri) che non è andata in porto causa la caduta del governo sono una delle prove più significative.

Il capitale finanziario sta intervenendo in modo massiccio dopo anni di esternalizzazioni, di sperimentazioni pubblico-privato, dopo nuove leggi, come quella sulla possibilità di trasformazione degli IRCCS in fondazioni (avvenuta in Lombardia) e di decisioni regionali di utilizzo della pratica del project financing per finanziare costruzioni di nuovi ospedali. In un sistema che è già stato trasformato in sistema “che paga la malattia, piuttosto di pagare la salute” (si pensi all’azienda, ai DRG, all’esercizio della libera professione), il passaggio ad sistema assicurativo diventa inevitabile con conseguente pesantissimo aumento delle differenze fra ceti e classi sociali e impoverimento dei più malati e dei più poveri.

Tutti gli operatori, a partire da quelli più esposti, per minore salario e maggiore sfruttamento come gli OSS ne devono prendere coscienza e diventare attori, insieme ai molti che già lottano, della ripresa del movimento di lotta per la salute, contro la privatizzazione per la sanità pubblica e il diritto alla salute, costituzionalmente garantito.

All’interno di questo più generale discorso il MIGEP, con la collaborazione di MD e della RDB-CUB ha avanzato alcune proposte prendendo come riferimento il progetto di legge n. 81 (Malabarba), presentata il 28 aprile 2006 (giornata mondiale delle vittime dell’amianto). Tale proposta definisce un quadro organico nel quale le figure professionali infermieristiche vengono riconosciute in quanto tali e viene stabilita la nascita di una nuova figura professionale, quella dell’infermiere diplomato, quale risultato dell’istituzione di una nuova scuola (istituto tecnico sanitario). Un ddl che definisce il recupero, inserendoli fra gli infermieri diplomati, degli ex infermieri generici che svolgono già un ruolo da infermiere porofessionale, ma vengono - essendo considerati una figura ad esaurimento - sottovalutati con conseguenze negative dal punto di vista salariale e normativo. Non solo, il ddl chiarisce e recupera la funzione dell’OSS, definendone i contorni e stabilendo che fra le tre figure che ne risultano: OSS, INF. diplomato, INF. Laureato, un legame di cooperazione lavorativa e una possibilità di passaggio mediante scuola ed esperienza.

Il convegno prende atto con grande soddisfazione della posizione del Ministero della Salute che ha già iniziato incontri con il Ministero della Pubblica Istruzione al fine di studiare e verificare la possibilità di istituire un istituto o liceo sanitario che rilasci diplomi per svolgere diverse professioni nella sanità fra cui quella dell’infermiere diplomato. Coglie pertanto l’occasione di chiedere in questi ultimi giorni di permanenza del governo Prodi, di avanzare il più possibile in questa direzione, predisponendo verbali e documenti che possano costituire il punto di partenza perchè il prossimo governo possa continuare il percorso fino ad un a sua conclusione.

Importante è pure l’informazione e il passaggio della documentazione alle associazioni, movimenti e sindacati interessati.

Al tempo stesso ci si rivolge anche ai partiti impegnati nella campagna elettorale. Si chiede loro di esprimersi sull’argomento emergenza infermieristica - operatori socio sanitari - infermieri generici, anche con eventuali proposte diverse. In particolare, se d’accordo, si chiede l’ impegno a ripresentare il pdl 81/06 nel primo giorno della legislatura. Un’ulteriore loro posizione favorevole all’iniziativa del ministero della salute, sarebbe auspicabile ed importante.

All’assessore alla sanità della Regione Piemonte che è intervenuta al convegno sottolineando in particolare la necessità della cooperazione fra le diverse figure infermieristiche chiediamo di intervenire presso la conferenza stato regioni per portare le istanze che il MIGEP persegue e che sono stato oggetto di discussione e approfondimento:

-  il riconoscimento degli infermieri ex generici quali infermieri a pieno titolo,
-  il riconoscimento degli OSS quale unica figura accanto agli infermieri con una propria dignità e professionalità, non più figura tecnica, ma perfettamente inserita nel contesto sanitario. Nella fattispecie la conferenza stato-regioni dovrebbe definire un programma unico e una formazione unica per queste figure professionali. Le esigenze di oggi ci fanno considerare che il programma non possa che prevedere una formazione non inferiore alle 1500 ore e che essa senza alcun dubbio debba essere gratuita e pubblica.
-  La necessità di istituire una figura intermedia fra l’OSS e l’infermiere laureato secondo la proposta contenuta nel pdl 81/06, considerato l’iniziativa del ministero della salute.

Ai sindacati confederali le cui posizioni sono sembrate alquanto confuse e imprecise, si chiede di esprimersi definitivamente e di valutare se le proposte avanzate precedentemente e con più forza durante il convegno sono condivise e se, in alternativa, ve ne sono altre - compensibili - in grado di dare una soluzione ai problemi posti.

MD infine propone al MIGEP di organizzare successivamente alla formazione del nuovo governo un convegno senza invitati esterni a parlare al fine per ripuntualizzare in un’ampia discussione con gli operatori interessati la propria piattaforma e ridefinire le alleanze anche in funzione dei mutamenti politici che avverrano.




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