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oggi è il: 25|04|2024
COMUNICATO STAMPA di Gino Stasi - Medicina Democratica Brindisi; Paola D’Andria - presidente AIL Taranto; Luigi Oliva e Antonietta Podda - Comitato per Taranto; Alessandro Marescotti e Biagio De Marzo - PeaceLink

SI PUBBLICHINO I DATI SULLA DIOSSINA NEGLI ALIMENTI PER RASSICURARE DAVVERO LE POPOLAZIONI
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Il Presidente Vendola, durante il vertice convocato a Bari a seguito delle conferme della Asl di Taranto alla segnalazione del movimento PeaceLink, che aveva dimostrato eccessi di diossine e PCB in un campione di formaggio prodotto a Taranto, ha dichiarato: "Non siamo a Caserta, la produzione di latte e derivati nelle aziende del tarantino è assolutamente normale; per i dati da inquinamento da diossina stiamo monitorando in maniera continua tutta la produzione zootecnica della provincia di Taranto e abbiamo chiesto un aiuto all’Istituto Superiore di Sanità".

Il Ministro per le politiche agricole, Paolo De Castro, ha a sua volta rassicurato: "Si tratta di un episodio isolato che dimostra quanto i controlli siano importantissimi e quanto in Puglia siano applicati con attenzione e regolarità".

E ancora l’Arpa Puglia e il Dipartimento Prevenzione della Asl di Taranto assicurano: "Il monitoraggio ora verrà esteso a 360 gradi, sebbene controlli periodici vengano già effettuati sugli alimenti per gli animali in tutti gli allevamenti".

Prendiamo atto di queste rassicuranti dichiarazioni ma non possiamo non evidenziare la loro intrinseca contraddittorietà. Non si comprende se i controlli sulla diossina negli alimenti venivano cioè eseguiti prima che PeaceLink li facesse fare per suo conto e prima che la Procura della Repubblica di Taranto li disponesse a seguito, sembra, di una segnalazione della stampa. E inoltre, visto che solo adesso verranno estesi "a 360 gradi", ci chiediamo "a quanti gradi" era estesa l’attività ispettiva sinora effettuata.

E poi ci chiediamo e chiediamo alle ASL della Puglia che cosa si intenda fare per le malattie ambientali conclamate, non solo quelle tumorali, ma anche quelle neurologiche come dettagliate nella drammatica segnalazione di una cittadina dei Tamburi che denuncia, sul sito del Ministero dell’Ambiente, una paralisi da metalli pesanti.

Per rassicurare davvero i cittadini, oltre che sulla normalità dei dati anche sull’effettivo svolgimento dei controlli, è necessario che la Regione Puglia pubblichi al più presto e continuamente su Internet tutti i dati relativi a diossina e PCB degli alimenti analizzati. Ci riferiamo sia ai rapporti di prova delle analisi in corso, sia ai rapporti degli scorsi anni (sempre che ce ne siano stati) e di cui i cittadini non sanno nulla.

Diversamente le rassicurazioni istituzionali non avrebbero molto di rassicurante.

Consideriamo meritorio ogni sforzo che si sta conducendo in queste ore per estendere le analisi e individuare le fonti dell’inquinamento le quali hanno effetti contaminanti che non conoscono confini di provincia. Chiediamo che venga reso immediatamente operativo lo spettrometro di massa ad alta risoluzione di cui l’Arpa Puglia si è dotata. Ci sembra importante la strada imboccata anche perché realisticamente non crediamo che in passato ci sia stato un analogo investimento nell’acquisizione e nella condivisione di informazioni per la tutela della salute. Ecco perché occorre ora mettere la popolazione pugliese nelle condizioni di controllare direttamente alla fonte le analisi effettuate. Tutto l’archivio di analisi su diossina e PCB (ma anche di metalli pesanti e agenti cancerogeni) negli alimenti pugliesi dovrebbe essere reso pubblico. Dobbiamo poter giudicare ciò che si è fatto (o non si è fatto) in passato. Condividere su Internet ogni dato scientifico è la strategia che chiediamo di attuare per consentire ai cittadini di formarsi una propria opinione autonoma, informata e consapevole.

Brindisi - Taranto 24.3.2008





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