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OPERATORI SCOLASTICI, STUDENTI E GENITORI SI MOBILITANO PER LA SICUREZZA: COSTITUITO IL COMITATO DEI CITTADINI PER LA SICUREZZA AL LICEO SCIENTIFICO-CLASSICO DI SAN SEVERO
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Il giorno 9 novembre 2002 i cittadini - operatori scolastici, genitori, studenti del Liceo scientifico e classico di San Severo - hanno costituito un COMITATO PER LA SICUREZZA.

Il Comitato nasce dalla preoccupazione per la sicurezza dei cittadini utenti del servizio scolastico nei locali del liceo scientifico e classico di San Severo: in effetti l’evento sismico dei giorni scorsi ha peggiorato le condizioni di sicurezza dei due istituti di per sé già precarie.

L’azione del Comitato - che ha rilevanza costituzionale, ai sensi dell’art. 118 4° comma della Costituzione italiana, perché dei cittadini associati intendono svolgere un’autonoma attività di interesse generale sulla base del principio della sussidiarietà orizzontale - è indirizzata verso le seguenti tre direttive: 1) acquisizione di informazioni sugli standard di sicurezza dei due istituti scolastici; 2) vigilanza sul rispetto degli standard; 3) messa in campo di azioni politiche nonviolente per garantire gli standard.

Il COMITATO è molto critico nei riguardi degli accertamenti tecnici operati sulle strutture scolastiche all’indomani del terremoto: i sopralluoghi si sono risolti in una semplice indagine a vista! Una modalità insufficiente a giustificare le determinazioni adottate e cioè la dichiarazione di agibilità degli edifici.

Per un edificio, come quello ospitante il liceo scientifico, vecchio di 50 anni, costruito senza attenersi alle norme antisismiche (entrate in vigore per San Severo da appena 20 anni), non basta l’indagine a vista, occorrono prove strumentali fatte da personale qualificato del Genio civile.

Il COMITATO è consapevole che le verifiche del tipo suddetto abbisognano di un certo lasso di tempo, e seriamente preoccupato per le conseguenze delle successive scosse sismiche (ultima quella di oggi alle 10,30 del VI grado Mercalli) sulla struttura degli edifici, ritiene che per assicurare il diritto all’istruzione agli studenti vadano adottate soluzioni transitorie che potrebbero essere: in prima istanza utilizzare aule di altri edifici sicuramente agibili (con turni pomeridiani), in subordine allestire delle tende-scuola nel cortile degli istituti scolastici o in altri luoghi idonei in cui si possa assicurare il servizio scolastico anche per un numero ridotto di ore ma con continuità.

San Severo 12 novembre 2002

Il Presidente del Comitato dei cittadini per la sicurezza

Angelo Giuliani

Segue copia della lettera inviata a:

Al Dirigente scolastico

Viale II giugno - SAN SEVERO

Al Prefetto

FOGGIA

Al Presidente della giunta provinciale

Piazza XX settembre - FOGGIA

Al Sindaco

Piazza Municipio - SAN SEVERO

p. c. Al Direttore scolastico regionale

Via Castromediano - BARI

Al Ministro dell’istruzione

Viale Trastevere - ROMA

Il giorno 9 novembre 2002 i cittadini - operatori scolastici, genitori, studenti del Liceo scientifico e classico di San Severo di cui si allegano le firme - partecipanti all’assemblea convocata presso la Parrocchia San Giuseppe Artigiano a San Severo, hanno costituito un COMITATO PER LA SICUREZZA.

Il Comitato nasce dalla preoccupazione per la sicurezza dei cittadini utenti del servizio scolastico nei locali del liceo scientifico e classico di San Severo: in effetti l’evento sismico dei giorni scorsi ha peggiorato le condizioni di sicurezza dei due istituti di per sé già precarie.

L’azione del Comitato - che ha rilevanza costituzionale, ai sensi dell’art. 118 4° comma della Costituzione italiana, perché dei cittadini associati intendono svolgere un’autonoma attività di interesse generale sulla base del principio della sussidiarietà orizzontale - è indirizzata verso le seguenti tre direttive: 1) acquisizione di informazioni sugli standard di sicurezza dei due istituti scolastici; 2) vigilanza sul rispetto degli standard; 3) messa in campo di azioni politiche nonviolente per garantire gli standard.

Il Comitato, avendo preso visione dei verbali di accertamento della situazione dei due istituti ad opera della Provincia di Foggia-Servizio di manutenzione edilizia, non ritiene coerente la determinazione adottata (agibilità dell’istituto) con l’esito del sopralluogo. In effetti per quanto riguarda il Liceo scientifico il sopralluogo portava a constatare: “... lesione di intonaci da verificare con saggi”. Buon senso avrebbe voluto che prima venissero effettuati i saggi e poi eventualmente venisse concessa l’agibilità.

Lo stesso sopralluogo si è risolto in una semplice indagine a vista: certamente, per le caratteristiche della struttura in questione, non riteniamo che una tale modalità sia sufficiente a giustificare le determinazioni adottate.

In effetti l’edificio, risalente alla fine degli anni ’50, - almeno nell’impianto iniziale - non è stato soggetto alla normativa antismica (adottata conseguentemente al sisma del 1980); pertanto non essendo stata classificata San Severo come zona sismica (attualmente lo è in 2° categoria), la struttura in cemento armato del manufatto è stata calcolata e realizzata secondo parametri determinati dal buon senso del progettista: all’epoca, infatti, non vigeva ancora neppure la legge 1086/71, che detta norme sulla progettazione, esecuzione e collaudo delle opere in cemento armato.

Alla luce di quanto sopra detto, deriva che un’indagine di base su un fabbricato del genere in oggetto, debba partire necessariamente: dal reperimento presso gli uffici di competenza del progetto strutturale ed architettonico esecutivo del manufatto; dalla ricognizione puntuale degli interventi effettuati nel tempo (anche minimi) sulla struttura; dal confronto tra il progetto dichiarato e la struttura effettivamente realizzata.

Solo da un’attenta ricognizione come quella su esplicitata potrebbero definirsi gli interventi da adottare, e che comunque potrebbero consistere:

§ nel ricalcolo della struttura realizzata e nel confronto delle quantità emerse con quelle esistenti (sezioni di pilastri, travi, fondazioni, ...); nel caso in cui dovessero emergere considerevoli differenze, si dovrà ricorrere ad adeguamenti delle dimensioni delle strutture almeno nelle parti macroscopicamente più importanti;

· nell’esame dei materiali usati nella struttura per determinare la loro rispondenza alle sollecitazioni di progetto; per quel che riguarda il calcestruzzo si potrebbe provvedere a carotaggi da effettuarsi nei punti più significativi della struttura. Utili possono risultare anche prove sclerometriche e, in qualche caso più dubbio, prove di carico; con gli attuali strumenti elettronici si potrebbero condurre indagini sulla quantità di acciaio presente nelle strutture.

Nel caso in cui siano stati operati interventi successivi e questi non siano stati calcolati in un contesto globale dell’intera struttura (es. organismi portanti in muratura posti su solai non calcolati per i nuovi carichi), si dovrebbe prevedere alla demolizione delle parti aggiunte.

Pertanto richiediamo una attenta indagine ed analisi da parte di una commissione del Genio Civile composta da più tecnici che dovrà decidere sugli interventi strutturali da adottare per gli edifici.

Consapevoli che le verifiche del tipo suddetto abbisognano di un certo lasso di tempo, e seriamente preoccupati per le conseguenze delle successive scosse sismiche (ultima quella di oggi alle 10,37 del VI grado Mercalli) sulla struttura degli edifici, riteniamo che per assicurare il diritto all’istruzione agli studenti vadano adottate soluzioni transitorie che potrebbero essere: in prima istanza utilizzare aule di altri edifici sicuramente agibili (con turni pomeridiani), in subordine allestire delle tende-scuola nel cortile degli istituti scolastici o in altri luoghi idonei in cui si possa assicurare il servizio scolastico anche per un numero ridotto di ore ma con continuità.

In attesa di un riscontro, inviamo cordiali saluti.

San Severo, 12 novembre 2002

Il Presidente del Comitato dei cittadini per la sicurezza

Angelo Giuliani




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