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CONVEGNO A TARANTO IL 27 OTTOBRE DA CONFERMARE

Inviato: 13/07/2018, 17:10
da GINO CARPENTIERO
SINTESI RIUNIONE DEL GRUPPO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO DI SABATO 7 LUGLIO 2018 A FIRENZE SALA CAPITOLO DEL FULIGNO ORE 9,30-13,30
PRESENTI: GIOVANNI PERELLI – FLMU-CUB ILVA TARANTO, ANTONIO FERRARI – SEGRETARIO GENERALE FLMUniti- CUB, DA RULANDO GIANLUCA FLMUniti –Cub FINCANTIERI RIVA TRIGOSO, EUGENIO BUSELLATO - SEGRETERIA NAZIONALE FLAICA, ERALDO MATTAROCCI –MD SAVONA, ALESSANDRO ROMBOLA’- SPORTELLO SALUTE MD FIRENZE, ANTONELLA DE PASQUALE – REFERENTE SEZIONE MD VIAREGGIO-PISA, MARCO SPEZIA - MD SARZANA LA SPEZIA,RENZO CELANTI - SPORTELLO SALUTE MD FIRENZE, CLAUDIO BERTUCCELLI MD FIRENZE, GINO CARPENTIERO- SPORTELLO SALUTE MD FIRENZE, ROSU RINA-MD SAVONA, MAURIZIO LOSCHI SPORTELLO SALUTE MD SAVONA – COORDINATORE NAZIONALE GRUPPO LAVORO SALUTE E SICUREZZA

La riunione del gruppo è stata molto interessante ed intensa ed ha visto interventi di tutti i partecipanti.
Premessa:
per rispondere non solo alle decisioni congressuali ma, soprattutto, alla necessità di rendere maggiormente operativo il gruppo di lavoro “salute e sicurezza dentro ed attorno ai luoghi di lavoro”, la strada individuata è stata quella di rapportarsi direttamente con le realtà organizzate all’interno di questi ultimi che hanno deciso di affrontare l’argomento con posizioni simili alle nostre, che attribuiscono cioè alla salute individuale e collettiva la priorità rispetto a qualsiasi altro interesse e la partecipazione attiva dei diretti interessati alle lotte, chiedendo agli stessi di rafforzare Medicina Democratica, iscrivendosi e partecipando alle sue iniziative ed ai suoi gruppi di lavoro ed offrendo agli stessi il supporto scientifico ed organizzativo dei suoi tecnici ed i suoi legali.
Attualmente, anche a fronte di alcune lacune organizzative, che nel tempo ci impegneremo a superare, all’incontro di oggi sono stati invitati solamente
la FLMUniti nazionale e locale che a Taranto si è pronunciata apertamente per la chiusura degli impianti più nocivi ed obsoleti con immediato avvio della bonifica utilizzando il personale ILVA e delle ditte in appalto attualmente in forza (forni a caldo, impianti a rischio crolli e piazzali materie prime), posizioni condivise con il collettivo Lavoratori e Cittadini Liberi e Pensanti;
Augustin Breda, che all’interno della Electrolux ha seguito ed organizzato un gruppo di lavoro molto efficace che ha saputo chiedere ed ottenere molti riconoscimenti di mp legati ai carichi di lavoro interni allo stabilimento;
il Centro di Iniziativa Proletaria di Sesto San Giovanni, che ha dimostrato di essere un punto di riferimento importante e coinvolgente per centinaia di lavoratori della zona, affiancando alle singole vertenze con l’INAIL la mobilitazione in diverse occasioni degli stessi;
il delegato RSU eletto nelle liste Cobas del privato di Riva Trigoso, che sta costruendo una vertenzialità in Fincantieri proprio a partite dalla tematica della sicurezza con riferimento ai recenti infortuni mortali, uno dei quali proprio a Genova;
insieme, ovviamente, ai referenti degli Sportelli Salute e di Disagio Psichico di MD, Marco Spezia oltre che come membro di MD specificatamente per le sue competenze sul tema e gli altri membri del gruppo di lavoro.
Anche se alcuni non hanno potuto partecipare l’adesione all’idea di proseguire sin questa direzione è stata unanime e riportiamo di seguito la sintesi degli interventi effettuati dopo la presentazione della premessa
• ILVA DI TARANTO: la descrizione di Giovanni Perelli e Antonio Ferrari sulla gravissima situazione all’ILVA ove è in atto una vera e propria Strage di lavoratori e cittadini per tumori (300-400 volte gli attesi) è stata esaustiva. La posizione dell’FLMU-CUB e dei Lavoratori Liberi e Pensanti è per la chiusura dell’Azienda o almeno dell’Area a caldo in quanto nessuna misura di prevenzione è possibile essendo l’impianto a carbone estremamente inquinante ed ormai superato da nuove tecnologie che usano altiforni elettrici (Linz in Austria per es). Gli impianti in marcia sotto sequestro della Magistratura già dal 2012 poiché altamente inquinanti sono stati resi ugualmente utilizzabili dai decreti dei governi precedenti. Lo smantellamento degli attuali altiforni e la loro sostituzione richiederebbe costi alti e tempi lunghissimi. Attualmente lavorano all’ILVA circa 14.000 operai; le operazioni di bonifica dell’area richiederebbero 30.000 lavoratori per circa 25 anni.
• La posizione dei compagni di Taranto è quindi in linea con i deliberati congressuali di MD che prevedono la chiusura di tutti i siti inquinanti ( sono stati fatti alcuni esempi come la Tirreno Power di Vado Ligure e l’area di Brescia (ex Caffaro) come aree da bonificare. Le prossime scadenze sono: un incontro col Ministro DI MAIO di tutte le sigle sindacali, CGIL-CISL-UIL, USB e FLMU –CUB ( la presenza di quest’ultima deve essere ancora confermata ) sul futuro dell’ILVA. L’8 settembre ci sarà l’Assemblea di tutti i lavoratori e entro il 15 settembre DI MAIO dovrebbe decidere se vendere al magnate indiano MITTAL o se procedere con la chiusura dello stabilimento ( peraltro attualmente alcuni altiforni non sono funzionanti) per mancanza di manutenzione. Nel sito di Taranto ci sono circa 4000 tonnellate di amianto di cui 3600 friabile.
• Chi è per il mantenimento dello stabilimento pensa ad operazioni ai limiti dell’impossibile come la ricopertura delle polveri ammonticchiate e l’ aspirazione (sic!) con aspiratori che dovrebbero essere giganteschi.
• La proposta di MEDICINA DEMOCRATICA, condivisa dal gruppo di lavoro, è quella di fare l’ultimo sabato di ottobre (il giorno dopo Il possibile sciopero generale nel quale l’ILVA e il territorio tarantino dovrebbero essere protagonisti) un Convegno con interventi di operai, medici, esperti etc organizzato dalla FMLU CUB, dai Lavoratori Liberi e Pensanti, da Medicina Democratica e da altre associazioni che sono sulle stesse posizioni. Mancando una Sezione di MD a Taranto si coinvolgerebbe MD nazionale e MD di Brindisi (l’oncologo Maurizio Portaluri ), oltre la sezione di Matera poco distante. La proposta è quella di far girare già entro fine luglio un Primo Annuncio del Convegno di Ottobre contattando da subito tutti i soggetti possibili co-organizzatori e cominciando a pensare ai possibili relatori. Ovviamente nel convegno si parlerà anche del Processo penale in corso a Taranto in cui MD è parte civile, come pure la FLMUniti-CUB.
• Verrà invitata anche l’Assemblea 29 giugno di Viareggio nata dopo la strage del 2009. Esiste a questo proposito il rischio prescrizione per le lesioni colpose per cui è necessario far sì che il Ministro Bonafede proceda rapidamente a trasformare in legge la proposta che blocca la prescrizione al primo grado di giudizio.
• Obiettivo del Convegno, attraverso una attenta programmazione degli interventi, sarà quello di presentare le diverse difficoltà che le realtà organizzate ed i singoli lavoratori impegnati sul tema incontrano nell’affrontare le vertenze individuali e collettive, evidenziando però nel contempo le modalità usate nei luoghi dove MD o altri hanno ottenuto risultati positivi per generalizzarne metodi e strumenti.
Riportiamo, come esempio non esaustivo, alcuni degli argomenti che già oggi sono emersi nel dibattito e che saranno quindi affrontati nel Convegno:
• Ruolo degli Sportelli Salute di Medicina Democratica ( ad oggi quelli che lavorano più intensamente sono Savona, Firenze e La Spezia)
• Il ruolo negativo dell’INAIL, della Magistratura, dei Consulenti Tecnici d’Ufficio negli infortuni e nelle malattie professionali
• La debolezza dei lavoratori che tendono a monetizzare il rischio anche perchè raramente ( o quasi mai) difesi dalle OO.SS.
• Le storie di mobbing sui luoghi di lavoro ove di fronte a qualche faticosissima vittoria legale contro INAIL (Claudio, Renzo) ci sono tante sconfitte di altri lavoratori.
• Le stragi sul lavoro oltre ai tumori nella chimica e nelle acciaierie riguardano gli infortuni (omicidi lavorativi) un po’ tutti i settori. Non ci si schioda dai 4 morti di media al giorno (i dati dell’Osservatorio Indipendente di Bologna di Carlo Soricelli sono più veritieri di quelli INAIL). L’Edilizia e l’agricoltura sono tra i settori più colpiti.
• L’attacco ai servizi di prevenzione attraverso le denunce ai medici e ai tecnici da parte delle aziende. Una Magistratura sempre più asservita al Potere Economico perde tempo prezioso a imbastire processi contro gli operatori: è necessario mobilitarsi perché le accuse pretestuose si sgonfino.
• La recente informativa del ministro del lavoro Di Maio è del tutto fuorviante e contraria allo spirito normativo e costituzionale. Secondo Di Maio “occorre fare squadra”, come se il problema della sicurezza fosse di tutti anziché di chi ha il potere decisionale di organizzazione e di spesa. Inoltre, sempre secondo di Maio, occorre premiare finanziariamente le aziende che rispettano la normativa sulla sicurezza, stravolgendo del tutto il principio dei Codici e della Costituzione secondo cui chi non rispetta la legge viene punito.
• Il problema fondamentale è che ormai i lavoratori, che per primi dovrebbero interessarsi alla loro salute e sicurezza, sono del tutto disinteressati a questi tempi, pensando prevalentemente al loro salario (“monetizzazione della salute e della sicurezza”).