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SOCI 2016

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Marco Caldiroli
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SOCI 2016

Messaggio da Marco Caldiroli » 12/02/2017, 12:27

Per opportuna conoscenza informo che - alla data del 31.12.2016 - i soci che hanno regolarmente versato la quota sono in totale 199.
Per dare indicazioni territoriali generali, per ogni considerazione, indico la distribuzione per regione:

Piemonte 20
Lombardia 37
Veneto 23
Friuli 1
Liguria 3
Emilia 8
Trentino 2
Toscana 57
Marche 2
Lazio 4
Campania 18
Abruzzo 2
Puglia 3
Basilicata 9
Calabria 1
Sicilia 1
Sardegna 2

Altri 6 (corrispondono a soci che hanno pagato la quota con bonifico bancario senza dare alcuna altra indicazione e di cui non sono riuscito a reperire alcuna informazione).
Sono i seguenti:
- Romani Maurizio; Bindi Daniela; Massaro Antonietta; Menchetti Giovanni, Siddi Elena, Frilli Massimo.

Se qualcuno ha notizie (indirizzo) di questi soci me le faccia avere.

Sul totale di 199 i nuovi soci 2016 sono pari a 59 il che significa che, dato che i soci 2015 erano 220, 80 soci del 2015 non hanno rinnovato la quota nel 2016.

Per chiarezza : considero "nuovo socio" anche il caso di un socio che ha "saltato" almeno due anni di quota. Occorre considerare questa difficoltà di continuità nella affiliazione e come ridurla.

Alla data del 31.01.2017 i soci che hanno versato la quota (al momento però ho solo il dato dei versamenti con conto corrente postale) sono in totale 48 di cui 18 nuove adesioni (circa la metà di questi ultimi sono soci che non avevano rinnovato la quota da diversi anni).

Questi dati sommari li metto a disposizione per ragionare sulle modalità di riorganizzazione locale di MD e sullo stato delle sezioni non per polemiche su "chi ce ne ha di più", il dato del pagamento della quota non può essere visto come unica misura della nostra "dimensione" ma della capacità di mettere assieme e mantenere gruppi locali. (Dati di dettaglio con i nominativi e indirizzi per singole zone sono disponibili a richiesta dei responsabili di sezione).
Il direttivo del 18.02 è dedicato anche a ragionare sulle sezioni,come potenziarle e riorganizzarle. Ogni valutazione e proposta sarà gradita.

Marco Caldiroli
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Re: SOCI 2016

Messaggio da Marco Caldiroli » 16/02/2017, 9:17

Ho ricevuto questa notizia e la giro.
Ho avuto contatto e conosciuto Adriano durante la lotta (vinta) contro la costruzione dell'impianto di incenerimento di Trento, intorno al 2005 e siamo rimasti in contatto da allora per vicende ambientali (discariche, industrie ad elevato impatto, bonifiche) interessanti il trentino, da ultimo un "pirogassificatore".
Ci lascia un socio attivo e creativo anche nelle modalità di opposizione alle scelte contro un bellissimo territorio.
Marco Caldiroli


Gentili Amici,

comunico con grande tristezza la scomparsa di Adriano Rizzoli, un caro Amico che ha cercato di dare senso alla vita, che tanto si è speso con grande generosità per difendere e rendere più sano il suo territorio, contribuendo con efficacia ad impedire la costruzione dell’inceneritore di Trento e spingere l’Amministrazione trentina verso un’eccellente gestione dei rifiuti.

Venerdì alle 14,30 nella chiesa di Martignano di Trento si svolgeranno le esequie del nostro Amico che sapeva dar voce e nome alle tante Verità scomode con tenacia e indipendenza intellettuale.

Per chi volesse comunicare metto due riferimenti:

E-mail: ad.ri@ecceterra.com

t. 347.1079465 - Emanuela

PS: In allegato, in ricordo di Adriano del 2007, uno dei tanti comunicati stampa per la lunga catena del digiuno gemellato tra Trentino, Lazio, Liguria ed Emilia Romagna, un’azione commovente, non violenta per impedire il pericoloso e devastante incenerimento dei rifiuti nelle quattro regioni.

Marco Caldiroli
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Re: SOCI 2017

Messaggio da Marco Caldiroli » 21/02/2017, 17:17

Tra i soci nuovi del 2017 segnalo i seguenti nominativi che hanno fatto un versamento con bonifico senza indicare alcun indirizzo, se qualcuno li conosce mi invii una mail al mio indirizzo (marcocaldiroli@alice.it)

Riva Miriam
Duchini Pier Paolo
Camana Siegfred
Pasculli Gennaro
Bindi Daniela (di Brescia ??)

Marco Caldiroli
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Re: SOCI 2016

Messaggio da Marco Caldiroli » 30/04/2017, 15:41

Riporto il ricordo di Veronica Kleiber da Il Manifesto del 7.04, era una nostra "vecchia" iscritta e si era nuovamente associata nel 2016.


Una vita per il riscatto. Ricordo di Veronica Kleiber

Gianandrea Piccioli
11.4.2017, 18:11
La mattina del 6 aprile è morta all’ospedale San Carlo di Milano, dove era stata ricoverata due giorni prima per un ictus, Veronica Kleiber, figlia e sorella maggiore di due giganti assoluti della musica del Novecento, Erich e Carlos.
Già questo semplice dato anagrafico dice le difficoltà che Veronica ha dovuto superare per affermare una propria autonomia esistenziale e trovarsi uno spazio nel mondo. C’è riuscita, con intelligenza e determinazione rare, quelle che illustrano la superiorità del genere femminile in un mondo ancora al maschile.
Rifugiatasi, anche un po’ rocambolescamente, dalla Germania nazista in Argentina con la famiglia (il padre fu direttore al Colon di Buenos Aires) ne dovette scappare al tempo dei colonnelli e giunse in Italia col compagno, il grande fisico antifascista Andrea Levialdi, «il mio Andrea», come diceva con tenerezza: Sicilia, Parma, Cuba e, dopo la morte prematura di Andrea, Milano.
Qui collaborò a lungo con Giulio Maccacaro e la rivista Sapere, ma anche con case editrici, in particolare l’Adelphi, fin dai tempi di Bobi Bazlen, come lettrice o esperta di lingue (era di vastissima cultura e compiutamente poliglotta).
Amica di grandi direttori, da Abbado a Muti, di cantanti e solisti, da Mirella Freni a Pollini, di registi, di un’altra grande donna del mondo musicale, Nuria Schönberg Nono, dotata di una memoria di ferro, era una grande narratrice della musica contemporanea. Ogni volta che si andava a trovarla alla Casa Verdi, di cui era ospite negli ultimi anni, era una ghirlanda di aneddoti, di temi canticchiati, di acutissime osservazioni critiche.
Dall’estero venivano a intervistarla, da più parti, i nostri quotidiani l’hanno sempre ignorata.
Mi sembra giusto ricordarla su queste pagine anche perché è sempre stata una «compagna» (si autodefiniva «una bolscevica americana»).
Il manifesto era il suo quotidiano, il regalo più gradito che si potesse farle erano i coupon per ritirare il giornale in edicola; quando non poteva più uscire incaricava sempre qualcuno di procurarle il giornale. E poi Radio Popolare, Emergency, il Wwf, Amnesty, il periodico dei barboni milanesi… e, nei limiti delle sue possibilità, anche fisiche, aiutava tutto ciò che poteva contribuire a lenire un disagio o a favorire un riscatto.
Amava la bellezza e l’indipendenza dei gatti. Negli ultimi tempi (e in questo mi ricordava certi scritti di Anna Maria Ortese) pensava che sarebbe stato un bene che l’umanità compisse fino in fondo la sua autodistruzione per lasciare la terra libera di rigenerarsi senza più sfruttamento e scempio di piante e animali

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