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Il Movimento NO f35 novarese aderisce e partecipa alla Manifestazione NO TAV

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carla cavagna
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Il Movimento NO f35 novarese aderisce e partecipa alla Manifestazione NO TAV

Messaggio da carla cavagna » 05/12/2018, 23:50

Il Movimento NO f35 novarese aderisce e partecipa alla Manifestazione NO TAV dell’ 8 dicembre a Torino.

Anche la TAV come i cacciabombardieri NO F35 è una grande opera inutile, con costi ingenti che gravano sulla collettività a scapito del soddisfacimento di bisogni fondamentali (scuole, ospedali, welfare, trasporti pubblici efficienti ecc.). La Nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione è stata progettata quasi 30 anni. Da allora tutto è cambiato.
Negli ultimi ventanni il traffico merci tra Italia e Francia è diminuito e la linea esistente è utilizzata per meno di un quarto delle sue possibilità e potrebbe ospitare tutto il traffico merci in Valsusa (strada + ferrovia).. Gli incrementi di traffico hanno riguardato altri versanti dell’arco alpino ovvero l’ Austria e la Svizzera.
Uno scavo ventennale in una montagna a forte presenza di amianto e con i connessi ingenti consumi energetici produrrebbe un inquinamento certo, mentre gli obiettivi internazionali per contenere il mutamento climatico globale richiedono una drastica riduzione delle emissioni nell’immediato. Il Governo Francese ha rinviato gli studi relativi alla realizzazione della sua parte nazionale, a dopo il 2038 e quindi all’entrata in esercizio del tunnel di base non vi sarebbe un collegamento con Lione. I lavori del tunnel sotto il Moncenisio non sono ancora iniziati. Oltre 27 miliardi il costo per realizzare l’intera opera da Torino a Lione; 4,6 miliardi la tratta italiana interamente a carico dell’Italia; 9,6 miliardi il tunnel di base di cui il 58% è a carico dell’Italia e per cui il finanziamento europeo è ancora incerto.

Anche a Novara stiamo assistendo a prese di posizione di forze politiche e di opinioni favorevoli alla TAV Torino- Lione che vedono nella sua non realizzazione una minaccia per il territorio novarese e per il VCO. Quali interessi possono avere Novara e VCO nella realizzazione della linea Torino- Lione?
Sulla tratta TAV TO-MI era prevista la realizzazione della stazione in linea, vicino al casello autostradale di Novara est, la stazione di interscambio con le FNM, con destinazione Malpensa, il raddoppio della linea ferroviaria che collega Novara con il milanese, un nuovo tracciato a Galliate che avrebbe tolto i passaggi a livello. Poi sono finiti i soldi e l'opera non venne fatta. In compenso da metà dicembre le FNM faranno transitare i merci sulla vecchia tratta, passando in mezzo a Galliate.
Più che di TAV per Novara si dovrebbe parlare della mobilità impedita a causa dell'enorme traffico merci che da Novara corre verso la Svizzera ed il nord Europa, quello si che è aumentato, circa il 43% rispetto a 10 anni fa, La Novara - Domodossola è una linea a binario unico, come la Novara - Arona, ma a differenza di quest'ultima, ha tanti passaggi a livello. In sostanza crea difficoltà alla mobilità cittadina e al trasporto locale. Due ore per fare circa 80 km di linea ferroviaria. Se si dovesse avere l'idea di intervenire da qualche parte, è su questa linea che si dovrebbe dare la priorità.
Il TAV TO-MI è un investimento continuo, dopo 12 anni la tratta in questione sarà rinnovata completamente con ulteriore spesa di denaro pubblico: l'anno prossimo verranno sostituiti gli apparati di comando e controllo, gli enti di alimentazione e la struttura della linea di contatto. Sulla linea storica vi sono impianti che hanno già più di 30 anni.
IL TAV produce occupazione? Dal 2006 ad oggi, molte aziende novaresi, con lavoro qualificato e retribuito decentemente, hanno de-localizzato o chiuso, vedi ad esempio la De Agostini o la Tamini che ha spostato buona parte della produzione . In cambio abbiamo avuto un forte incremento nella logistica, con lavoro dequalificato e mal pagato. A questa crisi non si risponde con le grandi opere che richiedono investimenti ad alta intensità di capitale e con pochi posti di lavoro per miliardo investito e per un tempo limitato. Al contrario gli interventi diffusi di riqualificazione del territorio e di aumento dell’efficienza energetica – di cui il Paese ha un disperato bisogno – producono un’alta intensità di manodopera a fronte di una relativamente bassa intensità di capitale (con creazione di più posti di lavoro per miliardo investito e per durata indeterminata. Per info. www.noeffe35.org.

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