Dopo il 7 aprile, la mobilitazione continua: “Diffondiamo la solidarietà non il virus” :“Confiniamo la finanza e l’austerità!”

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Dopo il 7 aprile, la mobilitazione continua: “Diffondiamo la solidarietà non il virus”
“Confiniamo la finanza e l’austerità!”

La Rete europea contro la commercializzazione e la privatizzazione della salute e della protezione sociale e il People’s Health Movement rendono noto con soddisfazione il risultato della giornata di lotta del 7 aprile che ha visto coinvolti 160 organizzazioni a livello europeo con lo slogan “Diffondiamo la solidarietà non il virus”.

Diverse centinaia di azioni sia individuali che collettive in Europa hanno voluto sottolineare, nonostante le misure di contenimento, l’attaccamento della popolazione a un sistema di salute pubblico, gratuito al di fuori di tutte le logiche di mercato. La carta interattiva delle azioni del 7 aprile si trova digitando: bit.ly/Agir4Health
In quanto cittadini e operatori della sanità, in periodo di Covid19, abbiamo imparato la lezione e siamo in grado di esprimere le nostre idee e convinzioni per sviluppare alcune azioni sociali:
1. Per far fronte alla pandemia occorre la disponibilità immediata e urgente dei mezzi umani e materiali per lottare e per proteggere la salute delle popolazioni. Ed è ancora necessario aumentare le dotazioni di personale sanitario e migliorare la formazione, garantendo la disponibilità immediata e sufficiente dei dispositivi di sicurezza e delle apparecchiature sanitarie necessarie.
2. Per respingere le politiche di austerità, di privatizzazione e di mercificazione crescenti responsabili dello smantellamento dei sistemi di sanità pubblica in Europa, per ovviare alle carenze di personale qualificato negli ospedali, sul territorio e nelle case di riposo (RSA) o nei centri per persone con disabilità.
3. Per ottenere la produzione e lo sviluppo di trattamenti e di materiale nell’interesse della salute pubblica e non per favorire i profitti dell’industria dei farmaci. Vanno sviluppati dei farmaci e dei vaccini sicuri e efficaci per il trattamento del Covid-19 che devono essere messi a disposizione gratuitamente per tutti in ogni territorio e pagati dai sistemi sanitari nazionali.
Le nostre lotte proseguiranno al di là della pandemia per conquistare “la salute per tutti e tutte”.
La nostra idea di salute non si ferma all’accesso alle cure ma comprende una visione del mondo basata sull’armonia, l’equità e la solidarietà. Per questo motivo rigettiamo il modello economico attuale dell’Unione Europea fondato sull’austerità e non sulla solidarietà.
Vediamo l’urgenza, oltre alla priorità in campo sanitario, di orientare il budget dell’Unione per soddisfare i bisogni fondamentali della popolazione e cioè: il lavoro e un salario dignitoso, l’alimentazione, l’abitazione, l’educazione, l’energia e l’acqua.
A questo scopo dobbiamo “confinare” la finanza. Dobbiamo cambiare le politiche fiscali brutali quali quelle messe in atto nelle crisi precedenti. I 750 miliardi di Euro della BCE devono finanziare i bisogni sociali e ecologici delle popolazioni, assicurando cosi il benessere fisico, mentale e sociale di tutte e tutti. L’evasione fiscale va combattuta strenuamente e sanzionata in modo severo.
E’ urgente investire massicciamente per una transizione che sia sociale, ecologica, non soggetta alla concorrenza e al libero mercato.
E’ urgente togliere le enormi risorse finanziarie per gli armamenti e per le guerre e orientarle verso una economia centrata sul benessere fisico, mentale e sociale della popolazione, cioè per la vita e non per la morte.
Per questi motivi chiediamo agli Stati Europei di adottare una strategia decisa nel negoziare i prezzi dei farmaci, dei vaccini e del materiale sanitario. Se l’industria farmaceutica persiste nella politica di prezzi esorbitanti, i diritti dei brevetti devono essere revocati. L’industria non può decidere il rifornimento e la produzione dei farmaci e del materiale sanitario che devono essere sotto il controllo dei poteri pubblici. In caso di penuria i brevetti devono essere revocati. Chiediamo con urgenza la creazione di una strategia comune europea per la ricerca e la produzione di nuovi farmaci.
Infine, dobbiamo sostenere e assicurare il successo delle mobilitazioni degli operatori della sanità e degli altri lavoratori del settore anche considerando il lavoro senza sosta per proteggere la salute e la vita di tutti, pur senza essere adeguatamente protetti, molto spesso con orari di lavoro disumani.
LOTTIAMO INSIEME PER UN SISTEMA DI SALUTE PUBBLICO, UNIVERSALE, FORTE, CAPACE DI FAR FRONTE ALLE CRISI SANITARIE DI OGGI E DI DOMANI.
La Rete Europea, il People’s Health Movement e gli altri firmatari di questo comunicato invitano a costruire “il giorno dopo” con delle piattaforme e delle rivendicazioni più unitarie possibili per rompere con le ricette liberiste del passato.
Proponiamo a tutto il movimento di fissare per settembre 2020 una data per una prima iniziativa internazionale, quale espressione delle nostre rivendicazioni.

I firmatari della iniziativa:
“Rete Europea contro la privatizzazione e la commercializzazione della Salute e della Protezione sociale”
http://europe-health-network.net/ – europeanhealthnetwork@gmail.com – +32499 424448
People’s Health Movement
https://phmovement.org/-ana@phmovement.org

CHIEDIAMO A CHIUNQUE VOGLIA ADERIRE, DI SCRIVERE UNA MAIL A EUROPEANHEALTHNETWORK@GMAIL.COM o A

Dopo il 7 aprile, la mobilitazione continua: “Diffondiamo la solidarietà non il virus”
“Confiniamo la finanza e l’austerità!”

La Rete europea contro la commercializzazione e la privatizzazione della salute e della protezione sociale e il People’s Health Movement rendono noto con soddisfazione il risultato della giornata di lotta del 7 aprile che ha visto coinvolti 160 organizzazioni a livello europeo con lo slogan “Diffondiamo la solidarietà non il virus”.

Diverse centinaia di azioni sia individuali che collettive in Europa hanno voluto sottolineare, nonostante le misure di contenimento, l’attaccamento della popolazione a un sistema di salute pubblico, gratuito al di fuori di tutte le logiche di mercato. La carta interattiva delle azioni del 7 aprile si trova digitando: bit.ly/Agir4Health
In quanto cittadini e operatori della sanità, in periodo di Covid19, abbiamo imparato la lezione e siamo in grado di esprimere le nostre idee e convinzioni per sviluppare alcune azioni sociali:
1. Per far fronte alla pandemia occorre la disponibilità immediata e urgente dei mezzi umani e materiali per lottare e per proteggere la salute delle popolazioni. Ed è ancora necessario aumentare le dotazioni di personale sanitario e migliorare la formazione, garantendo la disponibilità immediata e sufficiente dei dispositivi di sicurezza e delle apparecchiature sanitarie necessarie.
2. Per respingere le politiche di austerità, di privatizzazione e di mercificazione crescenti responsabili dello smantellamento dei sistemi di sanità pubblica in Europa, per ovviare alle carenze di personale qualificato negli ospedali, sul territorio e nelle case di riposo (RSA) o nei centri per persone con disabilità.
3. Per ottenere la produzione e lo sviluppo di trattamenti e di materiale nell’interesse della salute pubblica e non per favorire i profitti dell’industria dei farmaci. Vanno sviluppati dei farmaci e dei vaccini sicuri e efficaci per il trattamento del Covid-19 che devono essere messi a disposizione gratuitamente per tutti in ogni territorio e pagati dai sistemi sanitari nazionali.
Le nostre lotte proseguiranno al di là della pandemia per conquistare “la salute per tutti e tutte”.
La nostra idea di salute non si ferma all’accesso alle cure ma comprende una visione del mondo basata sull’armonia, l’equità e la solidarietà. Per questo motivo rigettiamo il modello economico attuale dell’Unione Europea fondato sull’austerità e non sulla solidarietà.
Vediamo l’urgenza, oltre alla priorità in campo sanitario, di orientare il budget dell’Unione per soddisfare i bisogni fondamentali della popolazione e cioè: il lavoro e un salario dignitoso, l’alimentazione, l’abitazione, l’educazione, l’energia e l’acqua.
A questo scopo dobbiamo “confinare” la finanza. Dobbiamo cambiare le politiche fiscali brutali quali quelle messe in atto nelle crisi precedenti. I 750 miliardi di Euro della BCE devono finanziare i bisogni sociali e ecologici delle popolazioni, assicurando cosi il benessere fisico, mentale e sociale di tutte e tutti. L’evasione fiscale va combattuta strenuamente e sanzionata in modo severo.
E’ urgente investire massicciamente per una transizione che sia sociale, ecologica, non soggetta alla concorrenza e al libero mercato.
E’ urgente togliere le enormi risorse finanziarie per gli armamenti e per le guerre e orientarle verso una economia centrata sul benessere fisico, mentale e sociale della popolazione, cioè per la vita e non per la morte.
Per questi motivi chiediamo agli Stati Europei di adottare una strategia decisa nel negoziare i prezzi dei farmaci, dei vaccini e del materiale sanitario. Se l’industria farmaceutica persiste nella politica di prezzi esorbitanti, i diritti dei brevetti devono essere revocati. L’industria non può decidere il rifornimento e la produzione dei farmaci e del materiale sanitario che devono essere sotto il controllo dei poteri pubblici. In caso di penuria i brevetti devono essere revocati. Chiediamo con urgenza la creazione di una strategia comune europea per la ricerca e la produzione di nuovi farmaci.
Infine, dobbiamo sostenere e assicurare il successo delle mobilitazioni degli operatori della sanità e degli altri lavoratori del settore anche considerando il lavoro senza sosta per proteggere la salute e la vita di tutti, pur senza essere adeguatamente protetti, molto spesso con orari di lavoro disumani.
LOTTIAMO INSIEME PER UN SISTEMA DI SALUTE PUBBLICO, UNIVERSALE, FORTE, CAPACE DI FAR FRONTE ALLE CRISI SANITARIE DI OGGI E DI DOMANI.
La Rete Europea, il People’s Health Movement e gli altri firmatari di questo comunicato invitano a costruire “il giorno dopo” con delle piattaforme e delle rivendicazioni più unitarie possibili per rompere con le ricette liberiste del passato.
Proponiamo a tutto il movimento di fissare per settembre 2020 una data per una prima iniziativa internazionale, quale espressione delle nostre rivendicazioni.

I firmatari della iniziativa:
“Rete Europea contro la privatizzazione e la commercializzazione della Salute e della Protezione sociale”
http://europe-health-network.net/ – europeanhealthnetwork@gmail.com – +32499 424448
People’s Health Movement
https://phmovement.org/-ana@phmovement.org

CHIEDIAMO A CHIUNQUE VOGLIA ADERIRE, DI SCRIVERE UNA MAIL A EUROPEANHEALTHNETWORK@GMAIL.COM o A SEGRETERIA@MEDICINADEMOCRATICA.ORG ENTRO LA GIORNATA DI DOMENICA 10 MAGGIO.ENTRO LA GIORNATA DI DOMENICA 10 MAGGIO.

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