Iscriviti alla mailing-list:
iscriviti cancellati
Home page |Contatti MD |Mappa sito |Link web |Rivista
 Ambienti | Amianto | Articoli della Rivista | Disabilità e accessibilità | Guerre | Indici della Rivista | Lavori | Petrolchimici | Rivista | Sanità 
oggi è il: 29|03|2024
DOCUMENTI FINALI DEI GRUPPI DI LAVORO DEL VI CONGRESSO NAZIONALE DI MEDICINA DEMOCRATICA

GRUPPO DI LAVORO SALUTE, PUBBLICIZZAZIONE E QUALITA’ DELL’ ACQUA
2008
pubblicato da: Medicina Democratica
image1

Qualità dell’acqua e lotta agli inquinamenti: il diritto alla salute

Questo gruppo di lavoro convocato nel Congresso di Medicina Democratica ha voluto aprire un nuovo capitolo nella battaglia in difesa dell’acqua e della salute come beni pubblici.

La qualità dell’acqua sta infatti diventando sempre di più un’emergenza nel nostro Paese, ormai preda di un modello di sviluppo iper liberista e senza controlli. Cresce pertanto la consapevolezza che il diritto a questo bene comune non è tale se non ne viene garantita la potabilità. Perché l’acqua è un alimento, indispensabile per la vita.

MD fino ad oggi non ha affrontato questo problema per ragioni in parte culturali e in parte storiche. Ma l’inquinamento dell’acqua è una realtà ormai drammatica con cui bisogna confrontarsi per due ordini di motivi: la perdita della salute e l’incremento dello sfruttamento economico già introdotto dalla privatizzazione dell’acqua che ne peggiora ulteriormente la qualità.

Questa situazione di vero disastro ambientale di intere Regioni, dove tra il degrado degli altri Beni Comuni quello dell’inquinamento dell’acqua assume dimensione spaventose, non consente più rinvii, né mediazioni.

Istituzioni, enti, partiti e sindacati devono assumersi le loro responsabilità. Il ricatto posto di lavoro contro disoccupazione, a prezzo della salute e della vita dei lavoratori e dei cittadini, va denunciato con forza e respinto con altrettanta determinazione.

La difesa della qualità dell’acqua come bene comune pubblico deve obbligare a una rapida riconversione, condivisa con i lavoratori, di interi pezzi dell’apparato produttivo del Paese che ormai sono solo produttori di morte verso attività eco compatibili.

L’alleanza tra i cittadini utenti dell’acqua e i lavoratori delle fabbriche inquinanti, da ricordare sempre come prime vittime dei veleni prodotti, è quindi l’elemento fondante di questa nostra battaglia per la vita. Abbiamo piena coscienza che la nostra fabbrica ormai coincide con tutto il territorio e che questo territorio è la Terra: nostra madre.

In continuazione ideale con la Legge di Iniziativa popolare del Forum dei Movimenti per l’Acqua e il Manifesto della Rete dei Movimenti per l’Acqua di Malmo, nello stesso spirito di lotta per la difesa della salute dei medici dell’ISDE, per garantire davvero il diritto all’acqua come bene comune salvaguardandone la qualità, base della nostra salute e della nostra vita, questo primo Seminario di MD auspica dunque di aprire un dibattito che sensibilizzi tutti i cittadini a questa vera emergenza ambientale e che li mobiliti invitandoli a reagire partecipando in prima persona alla difesa del loro diritto all’acqua, della sua qualità e della loro salute.

Anche qui, in questo capitolo del diritto alla qualità, questo bene comune ancora una volta si scrive acqua e ancora una volta si legge come un problema di democrazia. Ma non solo. Si tratta molto più semplicemente e drammaticamente di sopravvivenza: è ormai in gioco il nostro diritto alla salute e alla vita.

Tenendo bene presente un dato. Solo la resistenza civile nelle fabbriche e sui territori ha permesso di smascherare gravissimi inquinamenti ignoti o ignorati dalle Istituzioni. Solo le lotte, le denunce e la resistenza dei cittadini hanno indicato con nettezza che la vera prima emergenza del Pianeta è quindi l’inquinamento da sostanza tossiche. L’emergenza non è la CO2, ma la salute e la democrazia.

LE PROPOSTE DI MD

Medicina Democratica si propone pertanto di continuare a discutere il percorso e le modalità di risposta, ma indicando già i seguenti obbiettivi:

ricordare a tutti con fermezza che l’acqua è un alimento e come tale elemento vitale la cui ottima qualità è essenziale per la vita; l’acqua è inoltre presente come “acqua invisibile” in tutti gli alimenti e pertanto se diventa inquinata altrettanto lo è tutto il ciclo del cibo; l’acqua pertanto non può assolutamente essere una merce da commerciare; l’acqua è un diritto da proteggere e conservare;

denunciare come la realtà dell’inquinamento delle acque in Italia sia molto più grave ed estesa di quanto Autorità e Istituzioni vogliano ammettere: non è ammissibile che la “mappa dell’inquinamento reale” sofferto dai cittadini sia molto più estesa della “mappa istituzionale” ufficialmente riconosciuta e ammessa nei luoghi decisionali; le ARPA regionali devono inserire ufficialmente nelle loro mappe tutti i siti inquinati scoperti e denunciati dai cittadini; i siti inquinati segnalati dalle Regioni all’interno della Legge sui SIN (Siti da bonificare di Interesse Nazionale) devono essere immediatamente inseriti nella Legge con provvedimento urgente a stralcio, Legge che pertanto dovrà essere rifinanziata ulteriormente dalla fiscalità generale.

I finanziamenti anticipati dallo Stato dovranno essere restituiti in toto dalle aziende responsabili dell’inquinamento. I lavori di disinquinamento dei SIN devono iniziare immediatamente e portare il più rapidamente possibile alla cessazione delle attività inquinanti con conversione dei siti industriali in aree di attività totalmente ecocompatibili utilizzando i lavoratori attualmente impiegati e installando centri universitari e di ricerca sull’ambiente e le energie rinnovabili;

denunciare che la vera emergenza sono la malattia e la morte da intossicazione dentro e fuori le fabbriche, che avvengono anche per l’inquinamento gravissimo e sempre più esteso dell’acqua di superficie e di quella in falda: la corrispondenza generale tra siti inquinati e malattie tumorali e patologie croniche tra i lavoratori e tra la popolazione sono la prova; occorre costruire pertanto immediatamente una mappa epidemiologica delle malattie da inquinamento ambientale;

denunciare che l’emergenza dunque non è la CO2; fermo restando che le emissioni di tutti i gas vanno abbattute, bisogna smettere di dare incentivi per la CO2 tramite le “quote” e utilizzare invece queste risorse per il disinquinamento e la riconversione eco compatibile dei siti inquinati;

denunciare che lo stato delle Reti degli acquedotti nazionali con condotte in cemento-amianto, tubi in piombo e infiltrazioni di inquinanti non è assolutamente accettabile;

MD ricorda con fermezza a Governo, Parlamento e Partiti i mancati investimenti di questi ultimi trent’anni e che esistono grandi opere pubbliche che non solo MD, ma anche il Forum dei Movimenti per l’Acqua con la Legge di Iniziativa Popolare, auspicano, sostengono e ritengono urgentissime: il rifacimento e il completamento degli acquedotti italiani che le attuali SpA evitano accuratamente di realizzare in nome della massimizzazione dei loro profitti (vedi, ad esempio, l’immediato blocco dei lavori di messa a norma degli impianti sulla riva sinistra dell’Arno non appena i privati sono arrivati con Publiacque); il finanziamento necessario dovrà essere ricavato dalla riduzione delle spese militari;

obbligare pertanto localmente le Regioni con le varie ARPA e a livello nazionale il Governo con i Ministeri coinvolti e l’ISPRA , tramite denunce e segnalazioni presso la Corte di Giustizia e la Commissione Ambientale UE, ad adeguare immediatamente il sistema idrico italiano a tutte le normative europee già approvate e operative, per la difesa dell’acqua di superficie e in falda (insieme a terra ed aria), ma non applicate;

obbligare il Ministero dell’Ambiente a raccogliere e comunicare immediatamente alla Commissione UE i dati sull’inquinamento delle acque di superficie e in falda;

obbligare tutte le industrie a mettersi immediatamente a norma secondo il PRTR Europeo e a comunicare immediatamente i dati dell’inquinamento al Register; allo stesso modo obbligare tutte le attività civili (non industriali) a comunicare i propri dati al PRTR Europeo;

sollecitare il Governo ad adeguare la lista dei Siti di interesse nazionale da bonificare integrandola subito con le aree di interesse regionale e con tutte le aree inquinate emerse dal lavoro di denuncia dei cittadini; le bonifiche e le conversioni dei Siti devono iniziare subito: non c’è più tempo;

obbligare tutte le SpA ed Enti gestori come pure i Comuni a rispettare rigorosamente la legislazione sulle deroghe e in omissione di questa avviare tutte le iniziative necessarie per far decadere immediatamente i contratti di affidamento; qualora questo non avvenisse invitiamo i cittadini ad avviare denunce alla magistratura per valutare reati di “omissioni di atti d’ufficio” , “disastro ambientale colposo” e “danni gravi alla salute pubblica”;

promuovere l’inserimento delle acque minerali nelle acque potabili eliminandole dalla lista delle “materie prime estraibili”, riclassificarle come alimento sottomettendole alla stessa normativa delle acque in rete con tutti gli obblighi conseguenti sotto il controllo esclusivo del Ministero della Salute; fino alla loro progressiva esclusione dal mercato: l’acqua non è una merce; ricercare la condivisione di queste lotte con i lavoratori delle industrie inquinanti utilizzando gli strumenti della informazione e della controinformazione sui rischi a cui loro per primi sono esposti;

perseguire in questa battaglia per la qualità dell’acqua l’unione di tutti i Movimenti che lottano per i Beni Comuni. La lotta per i rifiuti zero come quella per l’aria che respiriamo sono intrinsecamente legate alla battaglia per la difesa della qualità dell’acqua perché tutte difendono lo stesso diritto vitale, quello alla salute.

Il nostro gruppo di lavoro non termina qui. Continua nelle lotte di tutti i cittadini e i lavoratori che in tutta l’Italia si alzano in piedi per dire basta a questa follia iperconsumista del mercato liberista inquinante che sta uccidendo la Natura e l’Umanità. Ogni atto di resistenza contro questo degrado troverà MD pronta a sostenerlo.

Raccogliamo e rilanciamo pertanto il pressante appello che Piero Mottolese, ex-operaio dell’ILVA di Taranto, in memoria di altri operai deceduti per tumore da inquinamento in fabbrica, ha portato al Congresso di MD di Brindisi.

"E’ venuto il momento di esercitare tutto il nostro potere di cittadini, di dare forza e visibilità al nostro senso etico oltre che ai nostri diritti. E’ il momento di esercitare la nostra responsabilità verso gli altri, verso i bambini in particolare e verso chi dovrà ancora nascere. E’ in gioco il diritto alla salute, all’ambiente e alla vita stessa".

Antonio Valassina - Associazione Liblab antonio@liblab.it tl: 335 382172


RITORNA ALL’INDICE DEI DOCUMENTI DEL VI CONGRESSO NAZIONALE


RITORNA ALLA HOME PAGE DEL SITO


QUI SOTTO TROVERETE IL DOCUMENTO COMPLETO IN FORMATO PDF


image2
.: DOCUMENTO FINALE DEL GRUPPO DI LAVORO"SALUTE, PUBBLICIZZAZIONE E QUALITA’ DELL’ACQUA" :.
()
Documento PDF
Dimensione: 67.5 Kb


Stampa |  PDF | Lascia un commento


image3
Sei nella rubrica:
Articoli della Rivista

In questa sottorubrica sono contenuti alcuni articoli pubblicati sulla rivista "Medicina Democratica"
Note dell'Articolo
Informazioni supplementari

Fra gli articoli di questa rubrica:

Tematiche affrontate:

Convegni

Ricerca testo

Ricerca testo negli articoli e nelle brevi pubblicati nel sito medicinademocratica.org:

Istruzioni: immetti il testo che desideri ricercare negli articoli e/o brevi pubblicati nel sito medicinademocratica.org nel box qui sopra (cancellando la parola "Ricerca" e premendo il tasto "enter" o "invia" sulla tastiera del tuo computer).
Autori | Rivista | Admin
Medicina Democratica - Via dei Carracci,2 - 20149 Milano - Tutti gli articoli presenti nel sito sono copyleft
Il sito medicinademocratica.org utilizza il programma SPIP su sistema operativo Linux
Contatta webmaster | Info Squelette

layout aggiornato il 23-10-2005 22:13