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oggi è il: 19|04|2024
Dalla sezione di Livorno e della Val di Cecina

Sintesi dell’esposto alla Procura sugli scarichi Solvay
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Pubblichiamo la sintesi di un esposto presentato sulla questione Solvay:

.........Le questioni che si pongono con il presente esposto sono le seguenti.

La soc. Solvay di Rosignano, non rispettando gli impegni formalmente sottoscritti con l’Accordo di programma del 31.7.03

1 - ha arrecato danno alla salute pubblica e all’ecosistema marino, continuando nello scarico di solidi sospesi e di mercurio, oltre i limiti dell’accordo per i solidi,

2 - ha ricevuto illecitamente finanziamenti pubblici legati al programma di riduzione degli scarichi, non rispettato, di cui all’Accordo citato,

3 - ha costruito un nuovo impianto (elettrolisi a membrana) senza un’adeguata preventiva bonifica del sito inquinato, come previsto dalla legge,

4 - dato che il rispetto dell’Accordo citato era la condizione indispensabile per ottenere l’autorizzazione in deroga agli scarichi a mare, effettivamente concessa dalla Provincia di Livorno il 21.1.2000 e reiterata nel 2004, il non rispetto dell’Accordo rende automaticamente illegale lo scarico di solidi sospesi in mare oltre i limiti di legge, dal 2000 alla data odierna. ..................

Dalla relazione relativa al 2° semestre 2007 risulta che - al 31.12.2007, termine ultimo di verifica dei risultati - gli scarichi Solvay in mare ammontavano ancora a 148.359 tonnellate annue, mentre avrebbero dovuto - ai sensi dell’Accordo citato - ammontare ad un massimo di 60.000 t/a (riduzione del 70 % su 200.000 t/a).

Tale fallimento del risultato concordato nell’Accordo avrebbe dovuto essere ampiamente previsto dalle Autorità preposte al controllo, riunite in una “Commissione di Verifica dell’Accordo”, dato che i risultati intermedi erano stati falliti.

Infatti dalle relazioni semestrali ARPAT risulta - nonostante che la portata del fosso di scarico fosse misurata solo da Solvay almeno a tutto il 2006, e fornita alle autorità di controllo - quanto segue : nelle relazioni semestrali fornite nell’ottobre 2001, luglio 2002 e febbraio 2003 risulta addirittura un consistente AUMENTO degli scarichi solidi (rispettivamente 218.000 t/a, 266.000 t/a, 254.000 t/a), mentre nella relazione di gennaio 2004 lo scarico scende “miracolosamente” a 160.000 t/a che - con una riduzione del 20 % complessivo - fallisce comunque l’obbiettivo di riduzione del 30 % al 31.12.2003.

Nella relazione al gennaio 2007 risulta ancora uno scarico di 160.000 t/a di solidi, a fronte di un obbiettivo di 80.000 t/a massime (meno 60 % complessivo).

L’osservazione di tali mancate riduzioni di scarico avrebbe dovuto indurre le autorità (in particolare la Regione Toscana, tenuta ad erogare i fondi a stati di avanzamento) ad interrompere la corresponsione dei finanziamenti a fondo perduto, che invece non risultano mai interrotte.

Resta intoccato l’enorme inquinamento da mercurio dell’area di stabilimento Solvay, dell’area circostante esterna e del mare antistante, che vari studi scientifici valutano ammontante ad almeno 500 tonnellate in mare, ed altrettante disperse in atmosfera.

Grave danno alla salute pubblica

.................... Nella pubblicazione “Morti per causa” tuttavia questa associazione ha messo a fuoco un possibile nesso di causa-effetto dell’esposizione di massa al mercurio nell’eccesso di mortalità infantile, nelle morti per malformazioni congenite, nell’eccesso di suicidi ricollegabili a malattie nervose.

Per altri canali si sa di un eccesso di patologie nervose che coinvolgono addirittura 700 bambini.

Urge pertanto una INDAGINE EPIDEMIOLOGICA mirata, che punti a mettere a fuoco non tanto e non solo le morti, ma soprattutto le malattie con cui si convive soffrendo, con un sovraccarico umano ed economico per le famiglie e la società..................

Smaltimento gratuito di rifiuti tossici in mare

..................... Fino alla fine degli anni ’80 esistevano nell’area della foce del fosso di scarico alcune vasche di decantazione, poste in successione, che permettevano la decantazione e il recupero - ai fini di smaltimento in discariche autorizzate - di gran parte dei solidi contenenti tracce di inquinanti quali mercurio, ammoniaca, cloro, clorometani, esano, solventi, ecc. ........

La soppressione delle vasche è spiegabile più realisticamente con la volontà venale di ridurre drasticamente le spese di smaltimento in discarica dei materiali ivi dragati..................

Nessuno può dire che non sapeva

......questa associazione già oltre un anno fa, chiedeva il blocco dei finanziamenti pubblici a Solvay, evidenziando il pluriennale non rispetto degli accordi firmati, ......scriveva fra l’altro una nota all’Assessore regionale all’ambiente Marino ARTUSA segnalando fra l’altro la inadeguata bonifica del sito inquinato da mercurio, sul quale si stava costruendo la nuova elettrolisi a membrana, come risulta dai Verbali ..... Si segnala infine che fin quasi alla fine del 2006 la portata del fosso di scarico era misurata solo da Solvay, mentre l’ARPAT si limitata a misurare la concentrazione per litro degli inquinanti. ....

Solo dall’ottobre 2006 le istituzioni misurano la portata dello scarico Solvay, come comunica il Servizio idrologico della Regione Toscana, con nota del 19.5.08.

Visto tutto quanto sopra, MD ipotizza vari reati a carico sia di Solvay che delle istituzioni, fra cui danni alla salute, mancati o insufficienti controlli, appropriazione indebita di fondi pubblici da parte di Solvay ed indebita erogazione di fondi pubblici da parte delle istituzioni .

28.5.08

Maurizio Marchi (Responsabile prov.le)




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> Sintesi dell’esposto alla Procura sugli scarichi Solvay 14 luglio 2011, di:nonno44
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