Iscriviti alla mailing-list:
iscriviti cancellati
Home page |Contatti MD |Mappa sito |Link web |Rivista
 Ambienti | Amianto | Articoli della Rivista | Disabilità e accessibilità | Guerre | Indici della Rivista | Lavori | Petrolchimici | Rivista | Sanità 
oggi è il: 24|04|2024


L’INCENERITORE DI CASE PASSERINI NON S’HA DA FARE
image1

Coordinamento dei comitati della Piana FI-PO-PT

Coordinamento ATO Toscana Centro

Medicina Democratica-Firenze

L’INCENERITORE DI CASE PASSERINI NON S’HA DA FARE

UN GIGANTESCO SEPOLCRO AL BUON SENSO FIRMATO DA GAE AULENTI. IL BEL NOME DELL’ARCHISTAR POTEVA ESSERE A SERVIZIO DI UNA BEN PIÙ NOBILE CAUSA

E’ molto grave che si preannunci una data di inizio dei lavori per l’inceneritore di Case Passerini senza ancora avere fatto lo studio di impatto ambientale. Infatti Quadrifoglio ed il suo partner HERA devono ancora ottenere dalla Provincia pronuncia positiva di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), prima di iniziare - eventualmente - i lavori. La VIA prevede di verificare la compatibilità ambientale dell’impianto e le alternative meno pericolose per lo smaltimento dei rifiuti, ivi compresa l’alternativa zero impianti di incenerimento, come prevede la normativa e come dimostrerà “Alter Piano” (piano Alternativo) per la gestione dei rifiuti del Coordinamento ATO Toscana Centro di prossima presentazione .

E’ molto grave perché questo sta ad indicare la tendenza (come già è accaduto in sede di pianificazione), ad una decisione precostituita, a prescindere dai risultati dell’istruttoria che si aprirà sulla VIA. Questo mette in discussione l’autonomia e l’imparzialità degli uffici provinciali dal decisore politico, quando dovranno effettuare la valutazione finale sull’impatto dell’inceneritore.

Il clima creato dall’amministrazione provinciale e dai proponenti l’impianto richiede che sul procedimento di VIA venga esercitato un forte controllo da parte dell’opinione pubblica sull’operare dell’Amministrazione.

E’ molto grave che mentre sono in calendario nei prossimi giorni audizioni del Consiglio Provinciale, riguardanti i piani alternativi dei comitati della Piana FI-PO-PT e del Valdarno, le decisioni siano già state prese.

E’ molto grave che l’ATO Toscana centro, ignorando ogni approccio di precauzione, voglia costruire l’inceneritore di Case Passerini che esporrà i cittadini a sostanze cancerogene e mutagene con un rischio tanto inutile quanto evitabile. Tutti sanno che anche gli inceneritori moderni sottopongono le popolazioni ad un’esposizione prolungata di metalli pesanti, diossine e particolato ultrasottile, tutte sostanze che sono pericolose per la salute anche se in quantità piccolissime, infatti sono definite dalla letteratura scientifica ‘a tolleranza zero’.

Lo studio Moniter, che è costato nel 2007 alla Regione Emilia-Romagna oltre 3 milioni di euro per indagare gli effetti sanitari e ambientali degli inceneritori di HERA presenti sul suo territorio, ha ancora una volta dimostrato, nonostante limiti metodologici, precisi segnali di allarme e ricadute negative per la salute delle popolazioni esposte come: eccesso di linfomi Non Hodgkin a Modena, aumento di rischio di nascite pretermine e possibili aumenti di rischio tanto per patologie tumorali che non tumorali, per di più coerenti con altre segnalazioni emerse in letteratura(vedi comunicato stampa ISDE-Ulteriori considerazioni sullo studio Moniter- del 23/01/2012).

E’ molto grave che da un punto di vista economico si prevedano già costi tariffari di 165 euro a tonnellata, mentre in altri contesti nazionali questi sono costi assai inferiori. Lo stesso impianto, che secondo il piano industriale sarebbe dovuto costare 100 milioni di euro, adesso è stimato a 135 milioni. Ciò evidenzia ancora una volta che i costi per i cittadini e per le imprese sono destinati ad aumentare. A questo si dovranno poi aggiungere gli oneri finanziari che le banche imporranno.

L’incenerimento dei rifiuti, non è inevitabile come ci vogliono far credere: va abbandonato e sostituito,in linea con le più recenti indicazioni dell’Unione Europea, con pratiche vantaggiose sul piano economico e meno impattanti sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni direttamente e indirettamente esposte, quali il riciclo dei materiali e il recupero integrale di materia con tecnologie a freddo.

Alter Piano, il piano per la gestione dei rifiuti dell’ATO Centro recentemente elaborato dai comitati, mostra come si può gestire quel 40% di rifiuti che rimane dopo le raccolte differenziate, senza ricorrere all’incenerimento, senza aggiungere altri inutili fattori di pressione ambientale per le popolazioni, senza incidere sui bilanci familiari e su quelli delle imprese per i prossimi venti anni.

A breve presenteremo il nostro piano alternativo, mobiliteremo i cittadini contro questa decisione scellerata e inizieremo azioni di boicottaggio nei confronti delle banche che finanzieranno l’inceneritore.

La partita è aperta più che mai !




Stampa |  PDF | Lascia un commento


image2
Sei nella rubrica:
Ambienti

In questa rubrica sono contenuti documenti e articoli relativi alle politiche ambientali ed alla questione degli inquinamenti.
Note dell'Articolo
Informazioni supplementari

Fra gli articoli di questa rubrica:

Tematiche affrontate:

Inceneritori

Toscana

Tutela ambienti di vita e di lavoro

Ricerca testo

Ricerca testo negli articoli e nelle brevi pubblicati nel sito medicinademocratica.org:

Istruzioni: immetti il testo che desideri ricercare negli articoli e/o brevi pubblicati nel sito medicinademocratica.org nel box qui sopra (cancellando la parola "Ricerca" e premendo il tasto "enter" o "invia" sulla tastiera del tuo computer).
Autori | Rivista | Admin
Medicina Democratica - Via dei Carracci,2 - 20149 Milano - Tutti gli articoli presenti nel sito sono copyleft
Il sito medicinademocratica.org utilizza il programma SPIP su sistema operativo Linux
Contatta webmaster | Info Squelette

layout aggiornato il 23-10-2005 22:13