Se il 23 novembre, come pare, sarà dato il via all’inceneritore di Firenze, nonostante le mobilitazioni contrarie esplicitate da diverse realtà associative, gli abitanti ed i lavoratori della Piana saranno sottoposti ad un altro inutile rischio per la salute diventando delle vere e proprie cavie da laboratorio.
Invece che ridurre le esposizioni si aggiungeranno metalli pesanti, particolato ultrafine e diossine che determineranno in questa e nelle future generazioni patologie tumorali e non.
Di fronte a questa scelta precostituita, complici i decisori politici, Medicina Democratica Onlus, nell’ambito del suo VIII Congresso Nazionale, esprime la propria netta contrarietà a questa folle decisione e si impegna a proseguire sia le attività di contrasto – già iniziata con il ricorso al TAR – sia a promuovere e sostenere, unitamente alla popolazione, ogni iniziativa che verrà definita per ottenere il risultato di una gestione rifiuti rispettosa dell’ ambiente, della salute e di una economia circolare.
