
Prosegue la campagna per boicottare i prodotti della israeliana TEVA
Teva? No, grazie! – BDS Italia
Tra le iniziative era stata inviata agli ordini dei medici la seguente note ancor più urgente e fondata dopo la distruzione dell’ultimo ospedale di Gaza.
BDS-SPG lettera agli Ordini x TEVA
nonchè una lettera rivolta ai medici di medicina generale che riportiamo
Gentile medico/a,
Sanitari per Gaza e BDS Italia ti invitano ad esercitare la tua libertà terapeutica rifiutando di prescrivere i prodotti farmaceutici israeliani per opporti, se lo ritieni giusto, alla politica di Israele verso il popolo palestinese, che dura da molti decenni e che ora è tragicamente culminata nel massacro di Gaza.
Per una sintetica descrizione della situazione sanitaria a Gaza puoi consultare la lettera che abbiamo inviato agli ordini delle professioni sanitarie (LINK e QRcode).
Certamente ricordi come la generale riprovazione etica, espressa attraverso le sanzioni e il boicottaggio internazionali, fu una delle componenti che portò al superamento del regime di apartheid sudafricano.
L’efficacia del boicottaggio pacifico si fonda soprattutto sulla deterrenza etica e di immagine; in particolare i farmaci sono destinati alla cura delle malattie; sono quindi una “merce” particolare, con un alto contenuto etico.
Questo valore a nostro parere va perso quando il loro utilizzo contribuisce al profitto di case farmaceutiche che si rendono responsabili o complici di azioni contro i diritti umani, anche contribuendo al bilancio di paesi i cui governi violano continuamente tutte le convenzioni internazionali in materia, commettendo crimini contro l’umanità e crimini di guerra.
La casa farmaceutica israeliana TEVA è la più grande azienda mondiale nel settore dei farmaci generici.
TEVA ha un codice etico nel quale afferma di voler essere riconosciuta come un’azienda corretta, che intende contribuire al benessere dei pazienti, delle famiglie e della comunità, che sostiene e rispetta la tutela dei diritti e si impegna a non essere complice di abusi.
In realtà:
1) TEVA finanzia il governo e l’esercito israeliano con le sue imposte (da considerare che l’utile lordo del 2022 dell’intero gruppo è di quasi 7.000 milioni di dollari, pari al 46,7% del fatturato).
2) L’economia palestinese è interamente controllata da Israele. TEVA beneficia quindi di un mercato vincolato e impone i suoi prezzi ai cittadini palestinesi, prezzi più alti di quelli dei farmaci generici prodotti ad esempio in Cina e in India.
3) In questi mesi TEVA si è pubblicamente schierata con lo stato e l’esercito israeliano sia con dichiarazioni che con aiuti concreti (per esempio con programmi di sostegno psicologico per i cittadini e massicce donazioni di farmaci e altri prodotti all’esercito).
Evidentemente è sottinteso che sono esclusi i diritti dei palestinesi e gli abusi che subiscono.
Se vuoi approfondire consulta il dossier su TEVA al LINK o QRcode.
Ti chiediamo di pronunciarti a favore della tutela della salute e della vita, manifestando in modo pacifico il tuo dissenso verso chi semina morte e lancia false accuse di antisemitismo a chiunque si opponga.
Per aderire a questa campagna nazionale sarà sufficiente, se lo vorrai, che tu comunichi all’ Informatore Medico-Scientifico delle ditte consociate TEVA, Ratiopharm, Cephalon e Dorom che non prescriverai più i loro prodotti sostituendoli con altri equivalenti (compatibilmente con le necessità terapeutiche del singolo paziente), sino a una eventuale loro presa di posizione scritta contro le politiche di aggressione indiscriminata dello Stato israeliano.
Grazie per l’ attenzione
Sanitari per Gaza e BDS Italia