Intervento al convegno di Napoli del 19/01/2013 della Associazione “Mamme per la Salute e l’Ambiente Onlus “ di Venafro

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150_salute_lavoroRingrazio l’organizzazione per l’opportunità di testimoniare l’esperienza della nostraassociazione “Mamme per la Salute e l’Ambiente Onlus “ di Venafro.

Venafro è una cittadina di circa 12.000 abitanti in provincia di Isernia, è posizionata in una vallata circondata da montagne e bagnata dal fiume Volturno.

Un patrimonio di bellezze naturali ed artistiche violentate dal profitto e dal malaffare che, in passato, hanno trovato terreno fertile nella semplicità della gente, e che, oggi, prospera sulla inerzia e sul senso di rassegnazione della stessa.

Venafro confina con il Casertano ad appena 10 chilometri, è la porta del Molise, una regione piccola, di cui non si parla mai; territorio ideale, ad un soffio dalla Campania, per essere terra di conquista di persone dedite ad attività criminali.

La nostra associazione nasce di fatto solo nel dicembre del 2010, ma le prime azioni risalgono al 2005 quando, alcune mamme, preoccupate per l’escalation di patologie allergiche e respiratorie che si registravano in tutta la vallata, soprattutto nei più piccoli, vennero a conoscenza di studi scientifici inerenti la connessione tra queste patologie e l’inquinamento.

Poiché nel nostro territorio insistevano ed insistono molte fonti inquinanti ,tra le quali arterie ad alta percorrenza, ma anche un grande inceneritore l’Energonut, fino a qualche mese fa proprietà Veolia, ora proprietà Hera, e un cementificio della Colacem, queste mamme, molto preoccupate, iniziarono a inviare raccomandate a tutti gli enti preposti alla tutela della salute pubblica per conoscere quali gli accorgimenti adottati a tutela della salute dei cittadini residenti nella pianura venafrana.

Negli anni le poche risposte ottenute sono state per lo più incomplete od evasive, qualche risposta in più è stata ottenuta negli ultimi tempi solo a seguito di messa in mora di Regione ed Enti.

Per almeno 5 anni si è proceduto percorrendo parallelamente due strade:

Tallonando le istituzioni ed informando i cittadini assolutamente ignari di tutto.

In questo nostro percorso non sono mancate aggressioni e tentativi di fermare la nostra azione in modo subdolo ed anche meno subdolo, manulla ci farà desistere dall’andare fino in fondo.

Nel 2009 abbiamo presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Isernia

segnalando i gravi problemi del territorio e alcune stranezzenelle rilevazioni delle centraline dell’Arpa.

Nessuno mai ha ritenuto di prendere, comunque, dei provvedimenti. Unico risultato ottenuto a seguito della denuncia del 2009 è che la qualità dell’aria di Venafro, ottima fino a tale data , è divenuta all’improvviso insalubre. Oggi si riscontrano in una cittadina piccola come Venafro valori di Pm10 paragonabili a Milano, ma ugualmente tutto tace.

Mentre nessuno si preoccupava delle nostre segnalazioni, per un caso fortuito, nel 2011 viene riscontrata diossina in 2 capi di bestiame allevati in zona.

Sei lunghi anni durante i quali chi inquinava ha potuto continuare a farlo indisturbato , chi aveva obblighi di legge non adempiva ai propri doveri producendo una vera pandemia silenziosa.

L’azione della nostra associazione è stata ed è di grande disturbo, ma i risultati raggiunti sono assolutamente ancora insufficienti, fatta eccezione per l’aver smascherato menzogne inenarrabili e la vera natura di attività altamente nocive alla salute presentate come foriere di progresso.

Le aziende continuano ad auto controllarsi. L’arpa Molise fino ad un anno fa non aveva attrezzature atte a rilevare la diossina fino a quando i proprietari dell’inceneritore e del cementificio non hanno donato tali apparecchiature; se queste sono state o meno utilizzate e se hanno rilevato qualcosa non è dato saperlo.

Non si conducono studi epidemiologici nella piana di Venafro, nonostante sia tangibile a tutti l’escalation di patologie oncologiche, respiratorie e cardiovascolari, e, soprattutto, nonostante oltre il 20% delle analisi eseguite su matrici alimentari abbia dato come risultato valori superiori al livello di azione, non si adempie alle direttive europee che impongono di continuare ad indagare con studi seri allorquando si riscontra diossina nella catena alimentare.

Intanto la Comunità Europea, a cui nel 2010 abbiamo presentato denuncia grazie all’aiuto di Medicina Democratica, ha accolto le nostre istanze in merito all’inceneritore che opera senza AIA.

Troppo spesso si vuole barattare il lavoro con la salute ,spesso però il lavoro risulta risulta essere solo un miraggio: l’inceneritore Energonut, oggi di proprietà HERA, contava 24 addetti quando bruciava 25.000,00 tonnellate di CDR e sempre 24 addetti contava una volta autorizzato a bruciare 100.000 tonnellate di Cdr.

La cementeria Colacem ha avuto 25 milioni di euro a fondo perduto per assumere per un anno 87 addetti ,da gennaio di quest’anno oggi mette i suoi operai sono in cassa integrazione. Nei 10 anni che questo mega impianto ha operano nel comune di Sesto Campano i i dati istat registrano un decremento della popolazione; la gente non ha trovato lavoro è dovuta andare via. Ingenti investimenti hanno prodotto inquinamento e danneggiato gravemente un settore importante quale quello agricolo. Realtà come la nostra, purtroppo, in tutta Italia stanno diventando numerose . Ogni associazione contrasta come può a livello locale, ma è urgente e fondamentale unire tutte le forze per informare e per spronare le istituzioni nazionali ad azioni urgenti e concrete in difesa della salute.

La nostra associazione ,insieme ad altre otto associazioni nazionali ha promosso una campagna nazionale in difesa del latte materno dai contaminanti ambientali. La campagna è stata presentata il 19 marzo dell’anno scorso a Roma e i promotori hanno formulato 10 domande che in questi giorni sono state inviate ai vari esponenti politici in lizza per le prossime elezioni nella speranza che la salute diventi un serio argomento di discussione.

Chiediamo a tutti voi di aderire alla Campagna in difesa del latte materno dai contaminanti ambientali , che ha l’obiettivo di : pretendere che lo Stato agisca a difesa della salute di tutti, e vi chiediamo aiuto nel diffondere 10 domande .

Per aderire alla campagna e per seguire le eventuali risposte alle 10 domande potete collegarvi al sito della campagna www.difesalattematernowordpress.comchi vuole può richiedere a me il bigliettino con l’indirizzo del sito della campagna

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