Processo Eternit bis-Cavagnolo: un’altra sentenza contraddittoria

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Processo Eternit bis-Cavagnolo: un’altra sentenza contraddittoria

COMUNICATO STAMPA

Torino, 17 febbraio 2023 “ Ci è sembrato un verdetto decisamente contraddittorio quello per cui la Corte
d’Appello di Torino ha da un lato condannato il padrone dell’Eternit Stephan Schmidheiny per la morte
per asbestosi di un lavoratore, mentre dall’altro lo ha assolto per la morte per mesotelioma di una
cittadina residente a Cavagnolo- ha dichiarato Fulvio Aurora, responsabile delle vertenze giudiziarie di
Medicina Democratica e AIEA, parti civili nel processo ETERNIT Bis, che è uno dei quattro filoni del
processo ETERNIT, ovvero quello che riguarda lo stabilimento di Cavagnolo (TO) e che si è concluso
ieri. Processo nel quale sono state due parti civili attive le due associazioni, assistite dall’avvocata Laura
Mara del foro di Busto Arsizio.
La sentenza emessa ieri mattina a Torino ha infatti visto la condanna del magnate svizzero a un anno e 8
mesi di reclusione per la morte per asbestosi di Giulio Testore, grave patologia provocata dall’amianto
respirato nella fabbrica di Cavagnolo, mentre lo ha assolto dall’accusa per la morte di Rita Rondano,
deceduta per mesotelioma, altra gravissima patologia esclusivamente provocata dall’amianto respirato
nello stesso luogo: “Non comprendiamo – ha aggiunto Aurora- questa differenza di giudizio della Corte,
perché all’origine c’è sempre l’amianto come causa di tutte e due le patologie mortali. Capiremo di più
quando usciranno le motivazioni, o dovremo semplicemente attendere la sentenza finale della Corte di
Cassazione. Abbiamo anche meno capito come vi sia stato un dimezzamento della provvisionale, ovvero
la somma stabilita a titolo di (primo e parziale) risarcimento.”
L’imputato è il noto Stephan Schmidheiny, “naturalmente” assente anche ieri, così come è sempre stato
assente in tutti i processi che lo riguardino. “ Ieri – ha concluso Fulvio Aurora- abbiamo assistito a una
veloce lettura del dispositivo della sentenza e il tutto si è risolto nel giro di pochi minuti; certamente
verranno pubblicate le motivazioni e quindi si potrà meglio entrare nel merito: noi, come associazioni,
siamo impegnati nella lotta contro l’amianto per la sua eliminazione definitiva, ma anche e soprattutto
perché le vittime ottengano finalmente giustizia, e affinchè non ci siano vittime di serie A e vittime di
serie B! Abbiamo raccolto il parere dei maggiori esperti nazionali ed internazionali in merito alla
relazione esposizione all’amianto-malattia e morte, per un chiarimento definitivo, che naturalmente
porteremo davanti ai giudici in ogni sede”.

Per Info Carmìna Conte cell 3931377616

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