
Riceviamo da Diritti Senza Barriere e rilanciamo
VOCE AGLI INDIFESI, UN CONVEGNO A BOLOGNA
Dare voce ai malati indifesi, ribadire i loro diritti e denunciare disservizi, inefficienze, ingiustizie. Sono questi gli obiettivi del convegno che si terrà a Bologna (Cappella Farnese, Palazzo D’Accursio, piazza Maggiore 6) il 9 maggio dalle 14 alle 18.30, e che si intitola “I diritti in sanità e in salute mentale”.
La salute mentale, già, la più trascurata. Quella che difficilmente vede un vero percorso riabilitativo. Chi è affetto da una fragilità psichica e non riesce a stare al passo con la nostra società votata alla competizione e al consumo in genere viene imbottito di farmaci, sedativi e rinchiuso in qualche cronicario. Isolato dal mondo e dalla gente “normale”. Sono rinati i manicomi nell’indifferenza generale.
“Le nostre azioni di denuncia nel segnalare inefficienze e carenze assistenziali hanno lo scopo di indurre le istituzioni a rispettare i diritti”, dice Bruna Bellotti, presidente dell’Associazione “Diritti Senza Barriere” e organizzatrice del convegno, patrocinato dal Comune di Bologna.
Più che un convegno, però, sarà un dibattito fitto di testimonianze e con la presenza di avvocati, magistrati, psichiatri, medici, notai, docenti universitari e associazioni del settore. Fra gli invitati, anche il sindaco di Bologna, assessori comunali e della Regione Emilia-Romagna. Tutti riuniti per offrire un diverso modo di pensare la salute e la sofferenza mentale e stabilire un approccio, che tenga conto, in primis, della Persona. Perché i fragili, gli indifesi, gli affetti da demenza o disabilità psichica non sono “inutili”. Non sono scarti da rinchiudere, ma Persone. Coi loro sentimenti, emozioni, desideri troppo spesso inascoltati.
Si affronterà anche la scottante questione dell’amministrazione di sostegno e della tutela giuridica, basata su una legge ormai vecchia di 20 anni e tutta da rivedere, come tanti ormai chiedono. Anche qui, troppo spesso, di fatto, gli amministrati e i tutelati non hanno più voce né volontà, come emergerà dalle testimonianze del convegno.
Ingresso libero. Tutta la cittadinanza, dice l’organizzatrice Bellotti, è invitata a partecipare perché non è più ammissibile un mondo dove le persone fragili diventano scarti.
qui il programma