COMUNICATO STAMPA: PROCESSO D’APPELLO EX CLINICA SANTA RITA

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imagesLa Corte d’Assise d’Appello del Tribunale di Milano ha confermato la pena dell’ergastolo, comminata in primo grado, per il chirurgo della ex Clinica Santa Rita di Milano Pier Paolo Brega Massone, ha ridotto la pena per l’altro chirurgo Fabio Presicci (da 30 a 25 anni) e ha assolto l’anestesista Marco Pansera, come da richiesta del Procuratore Generale. Gli altri imputi “minori” hanno avuto pene ridotte o prescritte.

La  considerazione di Medicina Democratica è in primo luogo che la pena dell’ergastolo deve essere eliminata. Si sottolinea   che per i molti processi dove MD è stata o è   parte civile a riguardo della salute e sicurezza sul lavoro o per inquinamento ambientale nonostante la gravità (ad esempio decine, per non dire centinaia di morti per esposizione all’amianto o infortuni mortali sul lavoro), dove non sono state osservate le norme a tutela della salute dei lavoratori e dell’ambiente, non si è ancora arrivati a condannare per omicidio o disastro doloso e, in non poche occasioni, è intervenuta la prescrizione.

In ambedue i casi il sistema politico e di potere si guarda bene dal farlo: il profitto va in ogni caso salvaguardato.

Non meno nel caso della ex Clinica di cui si parla il sistema politico e sanitario non interviene a modifica delle modalità di finanziamento delle strutture (quello dei DRG – finanziamento a prestazione), nonostante siano state indicate altre modalità in funzione del miglioramento della salute dei pazienti.

Detto questo Medicina Democratica, parte civile in questo processo, difesa dall’avv. Margherita Pisapia, considera accettabile la sentenza; in particolare nota come Marco Pansera ad eccezione degli altri due imputati, nella dichiarazione spontanea ha fatto riferimento ad un minimo di autocritica per il proprio operato.

Fulvio Aurora

Medicina Democratica – Milano

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