Casa Gabriella, un passo avanti

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Un passo avanti per realizzare Casa Gabriella nonostante la resistenza di INAIL (proprietario del terreno ove sorgerebbe il progetto di accoglimento per persone “stabilizzate” con gravi lesioni midollari per attività di day hospital presso l’Unità Spinale di Careggi) e l’inerzia di USL, Comune e Regione.

Gabriella che tanto lottò affinché si realizzassero le Unità Spinali e si proseguisse per garantire una quotidianeità per tutte le persone con lesioni midollari,, ora, tramite Beppe Banchi, Medicina Democratica di Firenze e le associazioni toscane, in particolare l’Associazione Toscana Paraplegici  Onlus, ha ottenuto un successo che andrà valorizzato al meglio : il Consiglio Regionale ha approvato una mozione che alleghiamo.

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Qui sotto un estratto del libro dedicato al progetto.

Il libro è disponibile al prezzo di 10,00 euro + eventuali spese di spedizione presso la sede di Firenze Piazza Baldinucci  8/rosso (può essere richiesto a Gino Carpentiero 055285423) e presso la sede di Castellanza (VA) : medicinademocratica@alice.it.

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(da Firenzeonline)

Sanità: Casa Gabriella, attivare di nuovo il tavolo istituzionale

 

All’unanimità il Consiglio regionale chiede di riprendere le valutazioni sul progetto per una struttura di day hospital per le persone con lesioni midollari. Interventi di Sarti, Spinelli, Quartini, Meucci

Firenze – All’unanimità il Consiglio regionale ha impegnato la Giunta ad attivare di nuovo il tavolo istituzionale fra Regione Toscana, Azienda ospedaliera universitaria di Careggi, Inail, Comune di Firenze per dare attuazione al progetto ‘casa Gabriella’. L’obbiettivo è dare alloggio, in strutture esterne all’Unità spinale di Careggi, alle persone con gravi lesioni midollari per attività di day hospital, che si possono protrarre per più giorni. I casi tipici sono le cure per fratture e piaghe da decubito. E’ stato Paolo Sarti (Si-Toscana a sinistra) ad illustrare il testo, ricordando che l’Unità spinale dispone di 50 posti letto, sempre coperti, che da sola non è in grado di rispondere alle esigenze complesse e specifiche di queste persone. Una soluzione possibile, a suo parere, è appunto una struttura edificata poco lontano dall’ospedale, dove aveva vissuto Gabriella Bertini e fatto della casa un centro di incontro frequentato a livello internazionale da medici, studiosi e molte persone con lesioni midollare. Esprimendo voto favorevole, Serena Spinelli (Pd), ha raccomandato che la nuova struttura ‘non sia ripetitiva, ma integrante di ciò che già esiste, con una prospettiva regionale’. A suo parere, inoltre, la sua attività dovrebbe svolgersi in strettissimo rapporto con l’Unità spinale, sia per il personale che per i protocolli. Considerazioni condivise da Andrea Quartini (M5S), secondo il quale ‘riaprire un percorso per dare risposte ad esigenze oggettive è quanto meno doveroso’. Elisabetta Meucci (Pd) ha raccomandato di coinvolgere fin da subito il comune di Firenze, perché gli aspetti di carattere urbanistico e territoriale possono risultare decisivi.

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