FIRENZE E UNESCO, TRA INCENERITORE E AMPLIAMENTO DELL’AEROPORTO

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Continua la lotta contro l’assurdo e pericoloso ampliamento dell’aeroporto di Firenze.
Dopo la vittoria al TAR regionale il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso contro la sentenza della società (riportiamo più sotto il comunicato e il testo della sentenza) l’Unesco – che si erà già coscienziosamente esposta per mettere sull’avviso la Città di Firenze circa il mantenimento dello status di sito Unesco considerati, tra l’altro, il progetto di inceneritore e di ampliamento dell’aeroporto – sembra aver ripensato il suo atteggiamento critico evitando anche il confronto con le realtà locali.
Da qui il comunicato sottostante (in allegato anche la versione in inglese).

Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia – Prato

Italia Nostra Toscana – Florence WWF Toscana – Florence Legambiente Toscana – Florence Medicina Democratica Onlus – Milan Associazione Forum Ambientalista – Rome Associazione VAS, Vita Ambiente e Salute Onlus – Prato jointly domiciled to:

Coordinamento dei Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia Via G. Rodari, 14/16 Loc. Paperino – 59100 Prato (Po)Em@il : ccsp.po.pt@gmail.com & Certified Em@il: ccsp.po.pt@pec.it

Il testo ufficiale in Inglese è nel primo allegato

Florence, Rome, Milan, Prato; November 22th 2017

“Una grave mistificazione della realtà. E per di più, a richiesta.”

Non possiamo che chiamarlo così il report della missione Unesco World Heritage Centre capitanata dalla sig.ra Isabelle Anatole-Gabriel e dal sig. Paul Drury di ICOMOS International, che durante la visita a Firenze hanno fatto un “endorsement” a gentile richiesta, con tante associazioni a livello Nazionale e Regionale sapientemente escluse dal confronto.

Stride infatti che alcuni Comitati ed Associazioni molto attivi in special modo sulla “questione aeroporto”, siano stati esclusi dalle audizioni, visto che avevano già prodotto esposti al precedente Direttore del World Heritage Center Sig. Kinshore Rao (come da corrispondenze allegate #1/#2/#3) e che avevano già incontrato anche il Professor Maurizio Di Stefano della Icomos Italia di Napoli, consegnando un pesante faldone di criticità, inviato in copia anche al W.H.C. La loro audizione è stata forse ritenuta troppo pericolosa, se non addirittura deleteria visto che gli stessi Comitati ed Associazioni hanno messo in scacco la Regione vincendo il Ricorso al TAR sulla Variante al Piano di Indirizzo Territoriale (PIT).

D’altra parte la citazione del Report ““La proposta attuale (figure 1 e 2) è quella di una pista sostitutiva dell’attuale di 2,4 km allineata est-ovest lungo la valle dell’Arno, con gli aerei che decollano verso ovest e atterrano da ovest, lontano dal centro storico ed evitando le aree residenziali circostanti e con un nuovo terminal a sud. Il percorso per la “riattaccata” (0,1 – 0,4% dei voli) passerebbe a nord del centro storico, lungo le pendici delle colline.”” …… è un banale copia- incolla di quanto scritto nello Studio di Impatto Ambientale di ENAC/TA, che ha ricevuto ben 142 prescrizioni dalla Commissione Nazionale di valutazione VIA (Parere 2235)

Gli stessi tecnici aeronautici ai quali ADF aveva commissionato uno studio (Ing. Umberto Corvari) hanno dichiarato che “cambiando l’orientamento della pista …. i problemi dei dirottamenti rimarranno come oggi, quindi stessa capacità operativa…se non verrà sorvolata la città di Firenze”.

I numeri dichiarati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT) e dalla stessa Regione Toscana nel procedimento Variante PIT , nelle fleet mix qui allegate (#4/#5) a tutti i documenti ufficiali attestano un sorvolo della città fra il 14% ed il 16%, ed in alternativa la cancellazione e/o dirottamento dei voli; ciò detto non si comprende come mai Isabelle Anatole-Gabriel e Paul Drury non abbiamo voluto considerare il contenuto di tale documentazione, facendo così presupporre una grave palese negligenza nella trattazione della materia.

Anche il testo sui dirottamenti, non prende atto che solo 1,9% dei dirottamenti è ascrivibile al problema venti di coda e quindi tali dirottamenti rientrano ampiamente nelle tolleranze prescritte dall’ICAO.

Non doveva poi essere sottovalutato che sui collegamenti (Scandinavia, Russia, Medio Oriente) l’attuale aereo AB 319, che già opera su Firenze, ha un range di autonomia di ben 1000 Km in più degli aeromobili di “Classe C” che si vorrebbero fare operare sulla nuova pista; quindi i collegamenti sulle destinazioni citate sono già possibili da subito, a maggior ragione se venissero messe in atto le prescrizioni derivanti dal Decreto di VIA 0676/2003.

Furbescamente viene fatta passare semplicemente come nuova pista quando invece si aumenta la categoria a “Classe a 4 D/E , rispetto all’attuale 3/C “ e quindi con aeromobili ben più grandi di categoria “D/E”, che arriveranno solo una volta ottenuto i dovuti “via libera” e calmate le acque.!

Se tale missione avesse avuto il reale obiettivo di verificare la sussistenza dei presupposti di tutela paesaggistica, avrebbe dovuto chiedere come mai in merito alla attuale pista 05/23 non vengono effettuate le “ottemperanze” delle prescrizioni impartite con il sopra citato Decreto di VIA, prescrizioni resesi necessarie al fine di assicurare un minor impatto ambientale della infrastruttura, la protezione delle aree SIC, una migliore gestione delle “buffer zone” per una visualità ottimale (OUV), con abbattimento del rumore e miglior gestione del flusso di aeromobili. Obblighi previsti anche dal “Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica” all’attenzione del Ministero dell’Ambiente dal 5 Giugno 2012, (#6) e da allora mai reso pubblico fino a ieri 21/11/17, e mai attuato e/o fatto attuare nonostante i tecnici del Comune di Firenze crediamo facciano parte della Commissione Aeroportuale di Peretola.

Per tale ragioni consideriamo il report della missione Unesco del World Heritage Centre a Firenze, al punto 3.2 una palese intromissione NON tecnica, superficiale, non corretta, tecnicamente non veritiera, purtroppo da interpretare come un deprecabile “endorsement” politico, senza alcun valore tecnico-scientifico a supporto di quelle tesi.

Chiediamo quindi ai soggetti in indirizzo del WHC Committee di ritirare ufficialmente quanto dichiarato al 3.2 del Report, oppure, in alternativa, garantire la riapertura dell’istruttoria ampliando il quadro delle conoscenze tecnico-scientifiche attraverso gli apporti che potranno essere forniti dai portatori di interessi della collettività non auditi precedentemente.

Ci rendiamo fin da ora anche disponibili alla partecipazione ad un contraddittorio tecnico approfondito sulla questione aeroportuale di Firenze, che consenta alla Commissione di conoscere le diverse opinioni su quanto in oggetto e di esprimersi con la dovuta autonomia e terzietà.

22-11-17 Unesco WHC Compliant

Decreto VIA Peretola 0676/2003 & Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica

21 novembre 2017 Gianfranco Ciulli

Prato, 21 novembre 2017 COMUNICATO STAMPA

Dopo le nostre continue, documentate e legittime richieste, abbiamo avuto il testo del Decreto Decisorio sul Ricorso proposto da ADF contro il Decreto di VIA 0676/2003

Prendiamo atto che il Presidente della Repubblica EBBE A RESPINGERE MOTIVATAMENTE IL IL RICORSO AVVERSO IL DECRETO di VIA 0676/2003 che a questo punto HA OBBLIGO DI OTTEMPERANZA, come avevamo sempre detto.

Ci corre l’obbligo visto gli ALLEGATI di porre le seguenti domande;

Perché il Ministero non ha mai ufficializzato tale decisione, se non oggi a seguito della nostra richiesta di accesso agli atti presentata ai sensi di legge?

Come mai nessuno – a quanto ci risulta dal 2012 ad oggi – ha verificato l’attuazione delle prescrizioni ivi contenute, sia per quanto concerne la sicurezza volo come per la tutela di ambiente, salute, patrimonio SIC.

Ma soprattutto, ci domandiamo nell’interesse dei sorvolati e trasportati se oggi l’Aeroporto di Firenze può continuare con il flusso di movimenti previsto dal Decreto di VIA 2003, senza aver OTTEMPERATO alle prescrizioni richieste, oppure debba essere previsto con effetto immediato un drastico ridimensionamento dei VOLI in assenza di tutele come disposto dal Decreto di VIA 0676/2003 tuttora vigente, quindi con flussi aeroportuali antem Decreto di VIA citato, ovvero 1, 5 milioni di passeggeri .!!

Non sta certamente a Noi fare queste valutazioni tecniche dai forti e inderogabili contenuti di etica di governo, ma agli organi di verifica e controllo che a nostro avviso fin qui sono rimasti inspiegabilmente latitanti. Ci saranno state omissioni ??, starà alla magistratura valutarne l’operato visto che appena pochi giorni orsono abbiamo depositato presso la Procura della Repubblica di Firenze un ulteriore esposto in tale senso.

D’altra parte a nostro modesto avviso;

Se per legge e per prassi consolidata il Ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana avevano l’obbligo di verifica, come recita lo stesso Decreto di VIA 0676/2003 perché non è stato fatto.?

Se per legge e prassi consolidata, prima di sottoporre a Nuova Procedura di VIA una infrastruttura vi è “ l’obbligo del rispetto delle precedenti prescrizioni”, che a Firenze non è avvenuto visto che manca un documento che certifichi l’avvenuta ottemperanza ai sensi del precedente Decreto VIA;

Se per legge e prassi consolidata in assenza di avvenute ottemperanze vi è l’obbligo di rigetto della Nuova Procedura di Valutazione VIA, anche se recentemente ripresentata in virtù del nuovo Dlgs 104, che appare incostituzionale e difforme dagli indirizzi della stessa Direttiva UE 52/2014;

Se per legge e prassi consolidata in mancanza di tali “prescrizioni” lo sviluppo aeroportuale non può avere luogo senza le compensazioni e mitigazioni previste e quindi dovrebbe ritornare ad un diverso livello operativo;

Tutto ciò premesso, non essendo Noi certamente i depositari di certezze assolute, ma solamente attenti e scrupolosi verificatori del rispetto delle procedure di valutazione, QUALCUNO a questo punto dovrà obbligatoriamente rispondere nel merito delle questioni sollevate, soprattutto sulla correttezza endo procedimentale degli atti e delle valutazioni.

Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

Associazione VAS Vita Ambiente e Salute Onlus

#6) Decreto Decisorio Presidente Repubblica

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