Sentenza d’appello per l’inquinamento delle falde per colpa di Solvay a Spinetta Marengo

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Il 20 giugno verrà emessa la sentenza d’appello per l’inquinamento delle falde da parte di Ausimont-Solvay a Spinetta Marengo (AL), previsto presidio presso il Tribunale di Torino da parte di Medicina Democratica.

Milano, 18 giugno 2018
COMUNICATO STAMPA
Presidio di Medicina Democratica, mercoledì 20 giugno, davanti al Tribunale di Torino per il processo in Corte di Assise di Appello, contro alcuni dirigenti della SOLVAY DI SPINETTA MARENGO-ALESSANDRIA: l’accusa pesante è di “avvelenamento doloso”

Siamo giunti a una fase cruciale del processo contro l’Ausimont-Solvay di Spinetta Marengo-Alessandria, e questa volta l’accusa è di quelle pesanti e inequivocabili, perchè si tratta di “avvelenamento doloso” ai danni delle falde acquifere di un vasto territorio che arriva a lambire la città di Alessandria: “per questo – ha dichiarato Fulvio Aurora, responsabile nazionale delle vertenze giudiziarie di Medicina Democratica – saremo presenti, mercoledì 20 giugno, con un presidio davanti alla Tribunale di Torino, in Corso Vittorio Emanuele II, n° 130, durante l’intera mattinata, in attesa della sentenza della Corte di Assise di Appello nel processo in cui ci siamo costituiti parte civile”.
Si tratta, infatti, del secondo atto, non meno importante del primo, di una vicenda processuale lunga e complessa, iniziata sostanzialmente nel 2004 e conclusa con la sentenza di primo grado della Corte di Assise del Tribunale di Alessandria del 6 giugno 2016. Condanne con pene lievi attribuite a 4 imputati, diverse assoluzioni e prescrizioni e la condanna dell’azienda per danno ambientale, con ripristino ambientale ovvero con bonifica del sito, ex art 300 decreto legislativo 152/06: queste le conlcusioni considerate insufficienti e inadeguate. Infatti, l’accusa iniziale di avvelenamento doloso delle acque, art 439 C.P, era stata derubricata in avvelenamento colposo. Una “riconversione” profondamente ingiusta, da qui il ricorso del Pubblico Ministero di Alessandria dott. Riccardo Ghio alla Corte di Assise di Appello di Torino: PM e Procuratore generale, Marina Nuccio, hanno riformulato l’accusa, ritornando al “doloso”, chiedendo quindi le relative pesanti pene. C’è quindi forte e giustificata attesa per le decisioni che verranno assunte dalla Corte di Assise di Appello di Torino, presieduta dal dott. Fabrizio Pasi.
E’ acclarato da una messe imponente di esami e analisi che la fabbrica chimica della Solvay impiegava nel suo processo produttivo una gran quantità di sostanze, diverse delle quali erano tossiche e cancerogene: antimonio, arsenico, cromo esavalente, nickel, selenio, tetracloruro di carbonio, che per percorsi non controllati (mancanza di manutenzione, perdite varie), sono finite nelle acque di falda di un ampio territorio, con tutti i rischi e possibili conseguenze sulla salute e sull’ambiente che è possibile immaginare. “Come Medicina Democratica- ha aggiunto Fulvio Aurora- ci siamo impegnati a lungo e profondamente, con il supporto prezioso dell’ avvocata Laura Mara del foro di Busto Arsizio e con i suoi consulenti tecnici, i dott. Fulvio Baraldi, Luigi Mara e l’ing. Bruno Thieme: in un processo di questo genere si fa scienza come forse più che all’Università, con prove scientifiche, supportate da una vasta letteratura su ogni argomento, per confutare gli argomenti degli avversari, i legali e i consulenti delle difese”
La vicenda della Ausimont-Solvay di Spinetta Marengo si iscrive nel solco di una fenomenologia purtroppo comune, per cui innumerevoli aziende, soprattutto quelle grandi e importanti, non hanno tenuto in alcun conto l’ambiente nel quale erano inserite (e spesso nemmeno i lavoratori impiegati), con danni incalcolabili per il territorio, visto come un bene di consumo, sfruttato, utilizzato, inquinato e, alla fine, abbandonato “con le macerie”, senza rispetto alcuno neanche per il destino delle popolazioni residenti e per la collettività.

Contatti:
Ufficio Stampa:
Carmìna Conte cell. 3931377616
Medicina Democratica:
Fulvio Aurora, cell.3392516050
responsabile delle vertenze giudiziarie

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