Tirreno Power : i morti restano morti anche quando sono senza nome !

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Riportiamo le considerazioni della Sezione di Savona e del responsabile vertenze di Medicina Democratica inerenti la richiesta di archiviazione del reato di omicidio colposo nell’ambito del procedimento contro i dirigenti della Tirreno Powwer (centrale termoelettrica a carbone di Vado Ligure – SV).

I morti restano morti anche quando sono senza nome !

A proposito delle strumentalizzazioni comparse nel web e su alcuni articoli di giornale nei giorni scorsi, in riferimento alla richiesta di archiviazione del reato di omicidio colposo nei confronti di alcuni dirigenti aziendali della Tirreno Power di Vado Ligure ed istituzionali, sulla quale Medicina Democratica si riserva di presentare eventuale opposizione nei modi e nei tempi previsti, si chiarisce che il non aver potuto individuare nomi e cognomi di coloro che sono morti o si sono ammalati a causa delle emissioni nocive provocate dalla Centrale a Carbone non significa che il danno non sia avvenuto, ma solo che queste vittime sono indistinguibili da coloro che hanno subito il medesimo danno ma per cause diverse.
L’eccesso di malati e deceduti sul territorio di impatto della centrale, documentato ampiamente dalle relazioni dei consulenti dei Pubblici ministeri, resta ed è lì a dimostrare l’enorme fonte di nocività rappresentata dalla combustione del carbone all’interno di un centro densamente abitato, anche qualora rimanga impossibile effettuare la distinzione di cui sopra.
Il reato specifico di lesioni e omicidio colposo, che era stato stralciato dal precedente filone di indagini, se portato in giudizio assieme all’imputazione per disastro ambientale e sanitario colposo, che sarà discussa in Tribunale a partire dall’11 dicembre 2018, avrebbe semplicemente reso ancora più grave la posizione processuale degli imputati, aprendo la strada per un risarcimento delle vittime in sede penale, ma il cambio di imputazione non cancella assolutamente i reati per i quali sono stati rinviati a giudizio né esclude la possibilità di un risarcimento in sede civile.
Medicina Democratica conferma quindi il proprio impegno nel tutelare le vittime in ogni direzione.

Per Medicina Democratica Onlus, il referente locale Maurizio Loschi
Il responsabile vertenze Fulvio Aurora

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