Omicidi sul lavoro : un tragico poker agostano

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Quattro lavoratori uccisi sul lavoro nella giornata del 21 agosto.
Quattro casi diversi ma uniti dalla prevedibilità e prevenibilità, agevolmente individuabili anche se le notizie sui singoli casi sono ridotte.

Alessandro Lorenzoni, 39 anni, investito da un carrello elevatore in manovra nel porto di Marina di Carrara …. eppure le norme sono chiare su mezzi, spazi di manovra, procedure, formazione dei lavoratori.

A Monte San Savino (Arezzo) un operaio di 33 anni è rimasto folgorato ……….. eppure le norme sugli interventi su impianti elettrici in tensione sono chiare come pure quelle relative ad operazioni di altro genere nelle vicinanza di linee elettriche.

A Castricielo (Frosinone) un lavoratore di 62 anni è precipitato dalla copertura di un capannone industriale …. eppure le norme sulla sicurezza sui lavori in altezza (compresi gli obblighi sulla messa a disposizione, addestramento e uso di dispositivi di protezione individuale).

A Joppolo (Vibo Valentia) Carmine Giacoia (53 anni) è stato investito dalla esplosione di un tubo in pressione durante lavori di palificazione, non è chiarissima la dinamica ma sembra dovuta alla intercettazione, durante i lavori, di un tubazione sotterranea in pressione vicino alla ferrovia…. eppure le norme sono chiarissime sulle modalità di prevenire eventi per effetto di infrastrutture presenti in un cantiere (a partire dal piano operativo di sicurezza).

La “guerra” contro i lavoratori e le lavoratrici continua ….

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