NO GRANDI NAVI A VENEZIA (E NON SOLO) LE PROSSIME INIZIATIVE, PROMEMORIA

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Comitato NOGrandiNavi – Laguna Bene Comune

PROGRAMMA INCONTRI E MOBILITAZIONI

SABATO 22 SETTEMBRE

ASSEMBLEA PUBBLICA PER FARE IL PUNTO SULLE GRANDI NAVI E PER COSTRUIRE ASSIEME LE GIORNATE DI MOBILITAZIONE

Ore 18 IN PESCHERIA a RIALTO – VENEZIA

Facciamo il punto della situazione sulle grandi navi in vista della manifestazione del 30 settembre;

vi invitiamo a partecipare per discutere assieme e costruire le varie mobilitazioni che seguiranno

2018 09 22 29 30 INCONTRI e MOBILITAZIONI di SETTEMBRE CONTRO GRANDI NAVI E GR_

SABATO 29 SETTEMBRE

ASSEMBLEA NAZIONALE DEI COMITATI E MOVIMENTI CONTRO LE GRANDI OPERE, PER LA GIUSTIZIA AMBIENTALE

Ore 15 S.a.L.E. Docks (Magazzini del Sale), Dorsoduro 265, Venezia

Vedi sotto appello e adesioni

DOMENICA 30 SETTEMBRE

MANIFESTAZIONE. GIOCHI D’ACQUA CONTRO LE GRANDI NAVI DA CROCIERA.

VENITE CON OGNI TIPO D’IMBARCAZIONE; BARCHE A MOTORE A REMI A VELA, CANOE, KAYAK, PEDALO’, ..etc ..

SARA’ UNA GRANDE FESTA PER IL RISPETTO DELLA NOSTRA LAGUNA E DELLA NOSTRA CITTA’

Per chi viene senza barca appuntamento alle Zattere dalle ore 16 in poi al presidio

dove troverete vari gazebi con materiali vari e punti di ristoro

Per chi viene in barca appuntamento di fronte Villa Heriot Giudecca alle ore 15.30

La parata di barche partirà da Villa Heriot e raggiungerà il presidio all’altezza delle Zattere dove saranno allestiti degli ormeggi galleggianti per garantire momenti di pausa ai vogatori e dei punti di ristoro in acqua.

più avanti trovate APPELLO a venire in barca

Nell’allegato trovate anche le lettere inviate ai tre nuovi ministri del “Governo del Cambiamento” che a tutt’oggi sono senza alcuna risposta

VENEZIA 29 e 30 SETTEMBRE 2018

GIOCHI D’ACQUA CONTRO LE GRANDI NAVI E LE GRANDI OPERE

Passano i governi, ma le navi da crociera restano. Il cambiamento, tanto sbandierato in tema di grandi opere, si è arenato su un vergognoso balbettio. Il ministro Toninelli, da noi interpellato dopo il suo insediamento, si nasconde. Chi in campagna elettorale ha lucrato sulla contrarietà alle navi in laguna, ora si comporta come il peggiore degli ignavi, ben sapendo che non prendere posizione, nei fatti, significa favorire lo status quo, ovvero il passaggio delle grandi navi nel cuore della città.

Lo scorso 10 giugno abbiamo organizzato, assieme a molte associazioni e comitati, una grande manifestazione per la dignità di Venezia; una dignità che, continuiamo a crederlo, passa per la definitiva estromissione delle navi dalla Laguna, contro ogni ipotesi di nuovi scavi e di trasferimento dei mega-bastimenti a Marghera.

Per questo torneremo a manifestare, per questo torneremo in acqua. Sarà un’altra giornata in cui la nostra città dimostrerà di essere viva, non ancora sfiancata dal suo sindaco che la vorrebbe trasformata in un parco a tema con tanto di tornelli, non ancora soggiogata dalla pericolosa retorica del governo giallo-verde che incita alla guerra tra i poveri, mentre le ingiustizie reali che affliggono i nostri territori rimangono inaffrontate.

Al contrario, tornare in acqua contro le navi, farlo in tante e tanti, con gioia, significa mostrare al mondo che Venezia è ancora luogo di legami sociali forti, in grado di chiedere ed ottenere il rispetto della propria città dal punto di vista ambientale, sociale e culturale.

Vogliamo fare questa due-giorni per fare il punto sullo stato della lotta contro le grandi opere, non solo in città, ma anche in regione e nel resto del paese. In un momento in cui la democrazia sembra sempre più cedere ad un cupo populismo e in cui, al di là dei proclami della campagna elettorale, la messa in sicurezza del nostro territorio rimane un sogno (vedi i recenti fatti di Genova), i comitati rappresentano davvero una differenza importante e sostanziale, sono la pratica e l’immagine di un paese che si batte in prima persona per la giustizia ambientale e per la democrazia.

Che Venezia sia dunque occasione di confronto, per conoscersi o ri-conoscersi, per mettere a tema la messa in comune delle risorse che possediamo.

ASSEMBLEA NAZIONALE 29 SETTEMBRE:
Invito aperto ad un’assemblea nazionale dei comitati contro le grandi opere e per la giustizia ambientale.

29 settembre 2018, h. 15.00

S.a.L.E. Docks (Magazzini del Sale), Dorsoduro 265, Venezia

per adesioni scrivere a nobigship@gmail.com

Il balbettio sul TAV del nostro Ministro delle infrastrutture secondo cui l’opera andrebbe ora “migliorata” e non più cancellata, la visita in Azerbaijan di Mattarella e Moavero Milanesi per “blindare” il TAP, le recenti dichiarazioni dello stesso Toninelli sulla necessità di mantenere le grandi navi in laguna dimostrano che, in merito a grandi opere e giustizia ambientale, il governo del cambiamento è in realtà il governo della continuità.

Il fatto è ancora più grave se pensiamo a quanto il Movimento 5 Stelle abbia politicamente lucrato, in campagna elettorale, sulla contrarietà di tante e tanti nei confronti di un modello di sviluppo che calpesta i territori, rapace e generatore di malaffare. A proposito, anche sul MOSE (opera obsoleta che è già costata alle nostre tasche oltre 5 miliardi, “bruciandone” uno e mezzo in corruzione) la solfa del Ministro è la solita: “Noi l’opera non l’avremmo fatta, ma adesso che c’è non può essere messa in discussione”.

E così la giostra continua a girare, del resto a Genova non è crollato “solo” un ponte, quel fatto ci interroga tragicamente sul crollo di una stagione di sviluppo territoriale neoliberista che trascina con sé anche quei pezzi di paese che sono stati costruiti prima degli anni ’70, è il caso del “Ponte Morandi”. Una stagione fatta di cementificazione e consorterie, secondo uno schema che si è affermato diventando sistema, al sud come al nord, ad ovest come ad est. Dobbiamo continuare ad insistere: prima di grandi investimenti infrastrutturali, un serio lavoro di messa in sicurezza dei territori è necessario. Ancora una volta, in questa battaglia non ci sono governi amici.

Se ci cimentassimo (come va di moda in questo periodo) in un’analisi costi/benefici dell’azione di governo svolta sinora, diremmo che i benefici sono andati tutti a Salvini, a noi rimangono i costi, non solo in termini di sfacelo ambientale, ma anche in termini di clima sociale che si respira nel paese.

Vorremmo cogliere l’occasione dell’assemblea veneziana per confrontarci anche su questo aspetto. I comitati e i movimenti per la giustizia ambientale sono oggi tra gli esempi migliori di resistenza contro la presa del discorso reazionario, contro il nazionalismo e l’incitamento alla guerra tra poveri, una guerra utilizzata come arma di distrazione di massa, mentre imperterrita continua la rapina dei nostri territori. Una rapina che, guarda caso, in Veneto è proprio a trazione leghista.

Al contrario, i territori dei comitati e dei movimenti per la giustizia ambientale non sono segnati dalla paura, non chiedono la guida dell’uomo forte, rigettano la tentazione identitaria. Le nostre identità le abbiamo costruite nel corso di anni di lotta, rinforzando il legame sociale contro il primato dei rancori individuali, pretendendo democrazia contro il binomio sicurezza/repressione, costruendo con i territori un rapporto di reciproca rigenerazione e non di unilaterale estrazione.

Attorno a questa forza vogliamo aprire un dialogo, senza l’ansia della costruzione di strutture formali, ma con la convinzione di dover rinforzare l’azione comune. Possediamo un patrimonio di forza che dobbiamo ancora esprimere pienamente, abbiamo la possibilità di farlo. Bisogna scegliere se assumersi collettivamente la responsabilità di fare un passo in più rispetto al già importante lavoro che quotidianamente portiamo avanti.

Sullo sfondo dell’attuale situazione politica, il valore dei comitati emerge con ancora maggiore chiarezza, un valore che va ben oltre i confini dei singoli territori. Al tempo stesso il prevedibile voltafaccia del governo dimostra che non si vince la battaglia contro le grandi opere se non dentro la lotta per una radicale e complessiva svolta democratica che investa il piano economico, politico, sociale e culturale.
Ripartiamo da qui! Incontriamoci a Venezia.

Hanno già comunicato la partecipazione:

Movimento NoTav
Movimento NoMuos
Movimento No Tap
No Tav terzo valico Alessandria
Stop Biocidio Napoli
Terre in Moto Marche
No Dal Molin Vicenza
Comunità Salviamo la Val D’Astico – NO A31
Comitato No Pedemontana
Opzione Zero
Ambiente Venezia
Eco-Magazine
COBAS Scuola del Veneto
Assemblea permanente contro il rischio chimico Marghera
Associazione Eddyburg
Movimento Salviamo le Apuane
Medicina Democratica Onlus
Città Plurale – Matera
Trivelle Zero Molise
No Hub del Gas Molise
Fondazione “Lorenzo Milani” Onlus Termoli
Comitato No Tunnel TAV di Firenze
PCI federazione di Venezia e Treviso
Comitato Diritto alla Città di Rovigo
Comitato popolare Lasciateci Respirare Monselice
Comitato Acqua Bene Comune Belluno
Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e provincia
Associazione Ya Basta Edi Bese
Adl Cobas
Comitato No Terza Corsia A13 Padova – Monselice

per adesioni scrivere a nobigship@gmail.com

Domenica 30 settembre 2018 – APPELLO a tutte le IMBARCAZIONI TRADIZIONALI e alle PICCOLE IMBARCAZIONI A MOTORE.
ALL’ARREMBAGGIO!

Il passaggio delle grandi navi in laguna ha conseguenze pesanti sulla città: inquinamento dell’aria, ripercussioni sulla morfologia lagunare e sulle fondamenta, esaltazione di un modello turistico “in scatola”, che guarda Venezia dall’alto e in velocità.

Le navi da crociera sono l’esempio “grande” e visibile di un modello di sviluppo aggressivo che sta trasformando la nostra città in un Luna Park e i canali in autostrade veloci e trafficate.

Ci appelliamo a tutti coloro che possiedono una piccola imbarcazione a remi, a motore, a vela per partecipare a una grande parata per sfidare il moto ondoso del Canale della Giudecca e riprenderci l’anima “slow” della città.

La parata partirà da Villa Heriot e raggiungerà il presidio all’altezza delle Zattere dove saranno allestiti degli ormeggi galleggianti per garantire momenti di pausa ai vogatori e dei punti di ristoro in acqua.

Durante la giornata verranno organizzati giochi e coreografie in acqua.
Chiediamo a tutte la imbarcazioni di addobbarsi a festa!

Domenica 30 settembre 2018 ore 15.30 ritrovo in barca a Villa Heriot.

Per info rivolgersi a:

Alessandro 3453267822
Maria 3479051651
Francesco 3926703023

Mentre per chi viene senza imbarcazione l’appuntamento è alle 16.00 nella fondamenta delle Zattere.

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