Mentre Greta chiede di intervenire per una riconversione ecologica la Regione Toscana sponsorizza inceneritori

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Mentre Greta e milioni di giovani si mobilitano per un cambio di passo deciso nell’affrontare i sempre più impellenti e disastrosi impatti ambientali di un sistema economico fondato sullo sfruttamento del pianeta e sullo spreso la Regione Toscana “sponsorizza” un progetto di un impianto di incenerimento (gassificazione) di rifiuti provenienti dalle cartiere della provincia di Lucca per produrre energia elettrica a sua volta utilizzabile per il rilancio e il potenziamento di un impianto di produzione di metalli (rame, ottone).
Parliamo del progetto KME di Fornaci di Barga (Garfagnana – Lucca).

La Giunta della Regione Toscana a giugno 2018 esplicita il suo assenso all’iniziativa, dichiarandola come conforme agli obiettivi della economia circolare e promettendo finanziamenti pubblici

accordo regione toscana dgr 649 del 11 giugno 2018
allegato accordo regione toscana

La KME è passata all’incasso presentando a fine 2018 il progetto che, in sintesi, prevede la realizzazione di un impianto di gassificazione di rifiuti (principalmente pulper e fanghi di cartiera) per 110.000 t/a circa unitamente a una ristrutturazione dei forni (da gas a elettrici) e degli impianti produttivi. La tesi dell’azienda (e della Regione che dovrà valutare l’impatto ambientale degli impianti dopo averli approvati a priori) è che la riduzione delle emissioni grazie agli interventi sugli impianti produttivi “compensi” l’apporto emissivo del gassificatore il quale, peraltro, è da considerare come fonte energetica rinnovabile.
Quindi tutti devono essere contenti di tale scelta e ringraziare l’azienda e la regione.
Noi crediamo il contrario ed in particolare :
a) che gli impianti di fusione dei metalli devono essere adeguati alle migliori tecnologie disponibili e ridurre il loro impatto per gli obblighi derivanti dalle normative sulla riduzione e prevenzione integrata dall’inquinamento, non certo “scambiare” questo obbligo con un nuovo impianto ad elevato impatto:
b) che l’incenerimento non è (non deve essere) parte della economia circolare, l’incenerimento (e la discarica dei suoi residui) rappresentano e sono funzionali alla economia lineare, di estrazione illimitata di risorse dal pianete e del ritorno delle stesse, sotto forma di rifiuti, all’ambiente con le tragiche conseguenze sempre più evidenti;
c) che si possono ridurre in modo consistente i rifiuti (pulper) delle cartiere nobilitando a monte la carta da macero, recuperando le fibre corte presenti nel pulper per produrre sostanze chimiche utili, riciclando i fanghi nelle cartiere come riempitivi nella produzione di carta.
Le ragioni e le valutazioni sul progetto sono contenute nelle osservazioni presentate da Medicina Democratica e dalla locale Associazione La Libellula.

osservazioni impianto di gassificazione kme

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