LE MULTINAZIONALI DEL TABACCO A FIANCO DI ASSOCIAZIONI MEDICHE PER PROMUOVERE LE SIGARETTE SENZA COMBUSTIONE

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Il mondo della medicina (o meglio dei medici) non finisce di stupire con nuovi conflitti con la deontologia medica e le acquisizioni scientifiche (si veda il caso dell’esposizione all’amianto che ci occupa in molti processi), nel comunicato che alleghiamo si denuncia la sponsorizzazione delle multinazionali del tabacco in incontri organizzati da associazioni di medici in cui presenziano aziende per pubblicizzare le “nuove sigarette” senza combustione, facendole passare come il rimedio ai danni alla salute dei fumatori.
I firmatari della denuncia, che pongono precise domande alle autorità, ritengono che tali comportamenti siano discutibili non solo deontologicamente ma anche in termini normativi .

” L’industria sostiene che i nuovi prodotti a tabacco riscaldato sono più sicuri rispetto al tabacco
combustibile e intende promuovere lo spostamento dei fumatori su tali prodotti meno tossici.
Propone quindi una vera e propria strategia di salute pubblica, volta a ridurre il danno del tabacco
combustibile, accettando un danno, presumibilmente minore per il fumatore, quello di continuare ad
essere dipendente di nicotina, una sostanza di per sé tossica, assumendola senza dover inalare
anche tutte le sostanze cancerogene che si sprigionano nella combustione.
In tal modo l’industria, anche con l’aiuto del mondo sanitario e grazie ad una regolamentazione di
favore, amplierebbe il nuovo mercato dei dispositivi a tabacco riscaldato e relative cartucce, senza
per altro abbandonare la sua attività principale, quella della vendita delle sigarette tradizionali.”

E pongono le seguenti domande

La strategia di riduzione del danno è attualmente giustificata?
La partecipazione di rappresentanti dell’industria del tabacco è giustificata sul piano legale?
I legami con l’industria del tabacco sono in contrasto con la Convenzione Quadro per il
Controllo del Tabacco?
Esistono problemi sul piano dell’etica medica?
Esistono precedenti nella storia del tabacco di alleanze tra industria e mondo medico? (In questo caso la risposta è sì).

Così conclude il documento :
“Le società scientifiche che accettano finanziamenti dall’industria del tabacco corrono un grave
rischio di perdita della propria indipendenza associandosi, pur con le migliori intenzioni, a uno
sponsor ricchissimo, le cui fortune sono generate dai proventi di un’attività che causa in Italia più di
70.000 morti all’anno (Gallus et al., 2011).
Siamo purtroppo in un vuoto normativo, perché il dinamismo del mercato ha trovato impreparati i
soggetti regolatori. Tuttavia esiste, a nostro parere, già oggi un quadro normativo generale e alcuni
principi che consentono ai soggetti in indirizzo di esprimere la propria posizione per mettere termine
a questo che potrebbe configurarsi come un vero e proprio tentativo di inquinamento della
formazione medico scientifica.
Già l’Istituto Mario Negri in collaborazione con molti esperti del controllo del tabagismo ha pubblicato
un comunicato, sottoscritto da molte società e altre istituzioni scientifiche, volto a ribadire
l’importanza dell’indipendenza della ricerca dall’industria del tabacco (Gallus et al., 2018).
Come Tobaccoendgame, una alleanza per la salute contro il tabacco promossa dalle Società ed
Enti in calce specificati, avanziamo queste domande e sollecitazioni al Ministro della Salute e agli
altri organi in indirizzo, nella convinzione che sia necessario porre fine a questo fenomeno,
richiedendo alle Società medico scientifiche di inserire nei propri statuti e regolamenti
l’incompatibilità con l’Industria del tabacco (come già ha fatto nel 2017 la Società Italiana di
Tabaccologia) ed istituendo un osservatorio permanente per monitorare i tentativi di inquinamento
dell’indipendenza del mondo della salute portati avanti dalle multinazionali del tabacco.”
Comitato promotore di Tobacco Endgame (www.tobaccoendgame.it)

Medicina Democratica si associa alle preoccupazioni dei firmatari e appoggia una chiara (e ostativa) politica alla presenza delle multinazionali del tabacco in questa politica del colpo al cerchio (le “nuove sigarette”) e alla botte (l’usuale businness con le sigarette tradizionali).

Il documento integrale è scaricabile qui :

Tobacco_Endgame__Lettera_Aperta_Indipendenza_Societa_Scientifiche (18_05_2019)do

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