SCIENZA E DOGMI-Video e documenti

Ascolta con webReader

Riceviamo e pubblichiamo i video e le slide della iniziativa del 22/5/2019 (in calce).

Scienza e dogmi (22-5-19)
Si è svolto oggi presso l’Università degli Studi di Milano un convegno sul tema “Scienza e Dogmi”.
Un documento, proposto da varie associazioni di area medica, ha sintetizzato concetti elaborati dai
maggiori filosofi della scienza del XX secolo su cosa definisca la scienza e la distingua da pseudoscienze.
I proponenti ritengono che la scienza, libera da interessi e pressioni, possa risolvere i problemi, non in base a pregiudizi o esclusioni da parte degli scienziati numericamente prevalenti in un certo periodo, ma applicando
con rigore il criterio della ricerca osservazionale e sperimentale e accettando sempre di rimettere in
discussione o ampliare le precedenti conoscenze. Ciò trova anche riscontro nell’art. 33 della
Costituzione (“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”), dove si implica che un dibattito
fondato sul metodo scientifico non può essere soppresso, tanto meno da istanze privatistiche.
Nel convegno si è anche commentato un documento che ha fatto discutere, il “Patto trasversale per la
scienza”, alle cui premesse condivisibili segue un linguaggio aggressivo che incita all’intolleranza. Si ritiene
invece che mantenere la tolleranza, anche in campo scientifico, sia una delle più importanti lezioni dei filosofi del novecento (Popper, Rawls): «condizione per preservare la natura tollerante di una società aperta è essere aperti a tutto tranne che all’intolleranza», «salvo quando i tolleranti credano in modo sincero e ragionevole che siano in pericolo la sicurezza loro e delle istituzioni della libertà».
Uno degli esempi in cui si sostiene proprio questo è l’esitazione vaccinale, spesso attribuita a notizie false
dalla rete. Ma i dati non sembrano confermarlo. Il rapporto Eurobarometro di marzo 2019 sull’atteggiamento degli europei verso le vaccinazioni,1 riportato da importanti quotidiani:
1. non conferma la convinzione che internet e i social siano fonti di consultazione importanti. In Italia
solo il 5% dei rispondenti consulta (anche) i social e il 10% altri siti internet (un po’ meno che in
Europa)
2. smentisce la credenza che internet e i social stiano avendo ruoli di rilievo nell’esitazione vaccinale.
In Italia solo l’1% considera affidabili i social e il 4% altri siti internet. Ancor meno in Europa; in
Francia i social hanno affidabilità zero.
3. la maggioranza relativa della popolazione europea, ben il 48%, ritiene che i vaccini possano spesso
produrre effetti avversi gravi (46%, in Italia; in Francia la maggioranza assoluta: 60%). Questa
convinzione non si associa ai messaggi di internet, né dei social network (punto 2).
Ma nel precedente rapporto europeo del 20182 solo una piccola minoranza della popolazione dubitava della sicurezza dei vaccini: in meno di un anno la fiducia è crollata. C’è da chiedersi se la coazione e messaggi a senso unico, poco compatibili con un consenso informato, abbiano generato reazione e diffidenza.
Il “Patto trasversale per la Scienza” invoca anche ìntolleranza verso «le terapie non basate sulle prove scientifiche»: un rigore condivisibile ma contraddetto dal fatto che cospicua parte delle attuali pratiche mediche non risulta basata su prove scientifiche decorose, senza che ciò sollevi gli strali degli estensori dell’appello. Il “Patto” che le forze politiche sono chiamate a sottoscrivere non sembra dunque animato da finalità propositive ma interdittive, con il rischio di far perseguire chi osi discutere di temi che si vorrebbero imporre “scientificamente”.
Lo storico della scienza Kuhn ha sostenuto che, nella pratica, una comunità scientifica non si costituisce in
base a una metodologia che si espone alle confutazioni, ma parte dall’accettazione acritica e dogmatica di un
modo di pensare: il paradigma («gli scienziati… spesso si mostrano intolleranti verso teorie concepite da altri»). Nella scienza normale la maggioranza degli scienziati lavora in base al paradigma corrente e accettato.
Quando però si accumulano anomalie non spiegabili con il modello accettato, alcuni iniziano a lavorare nella
scienza straordinaria, cercando di spiegare la realtà con nuovi modelli, finché si raggiunge una massa critica
che farà accettare un nuovo paradigma.
Kuhn conclude che non basta la confutabilità a distinguere la scienza dalla non-scienza, perché tutte le teorie
hanno qualche anomalia, e indica un nuovo principio di demarcazione: il nuovo paradigma è infine accettato perché risolve meglio i problemi.
Kuhn ha ragione sull’intolleranza della «comunità scientifica» verso teorie che mettono in discussione i paradigmi correnti: ai celebri esempi da Socrate a Galileo, se ne possono richiamare altri in campo medico
(da Averroè a Vesalio, da Wells a Semmelweis…). Ben venga dunque l’informazione sulle acquisizioni della storia della scienza contemporanea (v. documento all. 1), l’educazione alle basi del metodo scientifico e allo
spirito critico verso i dogmatismi, che negano il metodo con cui la scienza ha potuto progredire. Male, invece,
se si punta a far recepire in modo acritico paradigmi correnti come approdi finali della conoscenza scientifica.
In SSN con seri problemi di sostenibilità, finanziamenti pubblici adeguati andrebbero destinati a priorità dettate dai principali problemi di salute della popolazione (esempi in all. 2)3, con speciale attenzione alla
ricerca comparativa di efficacia, sicurezza e costo-efficacia e a quella sui modi per trasferire nell’operato dei sanitari le conoscenze già disponibili, le tecnologie più costo-efficaci, e per verificare i risultati.
In conclusione, si ritiene che la politica dovrebbe assicurare un ambiente antidogmatico, favorevole al libero
dibattito scientifico, trasparente e per quanto possibile esente da conflitti d’interessi.
Mettere in dubbio (con l’onere della prova) “verità” date per scontate non è di per sé un atteggiamento antiscientifico, anzi un criterio di scientificità di una teoria è proprio la sua possibile confutabilità, in un
confronto fondato su argomenti scientifici e non ideologici.
Responsabilità della politica è tutelare tempi (non compressi) e luoghi in cui questo confronto possa svolgersi in modo esauriente, tra esperti senza conflitti di interesse.
Noi, un confronto serio e pacato lo chiediamo.

· Fondazione Allineare Sanità e Salute
· Gruppo NoGrazie
· ISDE Italia – Associazione Medici per l’Ambiente
· Medicina Democratica Onlus
· Slow Medicine

1 Commissione europea, Special Eurobarometer 488. Europeans’ attitudes towards vaccination, aprile 2019
(https://ec.europa.eu/health/sites/health/files/vaccination/docs/20190426_special-eurobarometer-sp488_en.pdf).
2 Commissione europea, State of vaccine confidence 2018, 2018
(https://ec.europa.eu/health/sites/health/files/vaccination/docs/2018_vaccine_confidence_en.pdf).
3 A fronte di centinaia di migliaia di morti all’anno prevenibili in Italia, documentati nell’all. 2, i dati ISTAT mostrano che ad es. nei 14 anni dal 1984 al 1998, che hanno preceduto l’offerta universale del vaccino MPR ai bambini, i morti/anno sono stati in media: 6,9 per morbillo, 0,9 per parotite, 0,9 per rosolia, per più di metà in età successive alla fascia 0-17 anni. Certo, non vogliamo più neanche questi morti, ma crediamo che si possa discutere in modo pacato, verificando la possibilità di mirare bene le strategie di implementazione vaccinale e inserendole in più ampi interventi efficaci di contrasto alle malattie infettive.


VIDEO



SLIDE E DOCUMENTI


Antonio Bonaldi – Medico, esperto di sanità pubblica, già direttore sanitario di aziende ospedaliere, presidente di Slow Medicine : Dogmi e illusioni della scienza in medicina. Riallineare scienza e umanesimo.

Paolo Bàrberi – Professore in agronomia e coordinatore del gruppo di agroecologia, istituto di scienze della vita, scuola superiore S.Anna, Pisa : Dogmi e paradigmi nelle scienze agrarie. Verso sistemi agro-alimentari veramente sostenibili.

Corrado Topi – Senior scientist, Stockholm environment institute presso università di York (UK): Dogmi e paradigmi nelle scienze economiche. Economia circolare e sistemi complessi.

Alberto Donzelli – Medico, esperto di sanità pubblica, già direttore SC educazione all’appropriatezza ed EBM ex ASL Milano, comitato scientifico fondazione Allineare sanità e salute : Che cosa chiediamo alla politica, ai professionisti e ai cittadini, per difendere lo sviluppo della scienza.

Documento -Che cosa chiediamo alla politica, ai professionisti e ai cittadini, per difendere lo sviluppo della scienza

Print Friendly, PDF & Email