Medicina Democratica Onlus denuncia alla Commissione UE la scorretta attuazione di direttive sull’incenerimento dei rifiuti

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Inceneritore (Busto Arsizio)Alcune recenti direttive della Unione Europea (in particolare la direttiva 98/2008 sui rifiuti e la direttiva 75/2010 sulle emissioni industriali) permettono, tra l’altro, la possibilià di un rifiuto di cambiare status e diventare una materia prima (quelle che una volta si chiamavano materie prime secondarie, oggi rifiuti che hanno perso la qualifica di rifiuto o “end of waste2 – EOW).

Alcuni regolamenti europei hanno individuato le condizioni per gli EOW da rifiuti vetrosi, ferrosi e di rame.

E’ in discussione il regolamento relativo ai rifiuti cellulosici.

L’Italia ha colto la possibilità per nobilitare i rifiuti combustibili da “Combustibili da rifiuto” (CDR) a Combustibili Solidi Secondari (CSS) con un decreto alquanto pasticciato. C’è chi è riuscito a far di peggio.

Una delle condizioni del decreto CSS è l’utilizzo del nuovo “combustibile” in centrali termoelettriche e cementifici soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (ovvero quelli di maggiori dimensioni), sono esclusi gli impianti di incenerimento. A Modena la provincia ha invece permesso a Herambiente di bruciare anche CSS nell’inceneritore e, per rendere possibile questo, ha riqualificato nuovamente il CSS come un rifiuto !

Sempre a Modena è stata applicata  la cosiddetta formula R1. Si tratta della formula di calcolo della efficienza energetica degli inceneritori per poter essere qualificati alla operazione R1 ovvero come impianti di recupero energetico anzichè (solo) di smaltimento. Ferma la contrarietà a questa formula e, più in generale, a considerare gli inceneritori anche come impianti di recupero energetico (il vero recupero energetico dei rifiuti si fa con il riciclaggio e il recupero come materia) la Provincia di Modena è andata oltre eliminando completamente l’attività di smaltimento nella autorizzazione e poi applicando il nuovissimo decreto sul coefficiente climatico sulla formula R1. Si tratta di un coefficiente che “droga” ancor di più le prestazioni energetiche di un inceneritore in funzione delle condizioni climatiche. Un decreto del Ministero dell’Ambiente che ha anticipato la decisione della Commissione UE aderendo tal quale alla proposta della ESWET ovvero della associazione che raccoglie i produttori di apparecchiature per gli impianti di incenerimento.

Scaricabile il testo della denuncia.denuncia inceneritore modena

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