TOSCANA, LA GEOTERMIA SI ESPANDE A DANNO DELLA SALUTE

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Che cosa sta accadendo in Toscana ? Le “lenzuolate” di liberalizzazioni di Bersani e Letta degli anni 99/2000 stanno arrivando anche sulla geotermia toscana, fonte di energia ritenuta a torto “pulita”. In effetti pulita non è affatto, se solo si leggono documenti ufficiali (Delibera Giunta regionale toscana del 22.3.2010 n. 344): emissioni in aria di arsenico 482 kg l’anno (in crescita), mercurio 1494 kg, acido solfidrico 16.181 tonnellate, ammoniaca 6.415 tonn., anidride carbonica 1.952.642 tonn. (in crescita). L’acido borico, altro inquinante,  è emesso in circa 70.000 kg l’anno (ARPAT “Progetto geotermia”). Altri inquinanti, come il radon, sono emessi ma non quantificati.

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Tutto questo dalla geotermia esistente. Ce n’è abbastanza per parlare di disastro ambientale. In effetti un’indagine epidemiologica pubblicata nel 2010 dall’Agenzia Regionale Sanità ammette 535 morti in più rispetto agli “attesi” negli anni 2000/2006 nelle due aree geotermiche e comuni vicini, e decine di ricoveri per gravissime patologie correlate agli inquinanti nelle varie matrici ambientali, acqua, aria, suolo.

All’isola d’Elba, dove l’acqua arriva via tubo da Piombino – val di Cornia (il fiume Cornia attraversa l’area geotermica nord, come il fiume Cecina), il consumo di acqua di rubinetto è vietato negli asili fino al 31.12.12 per il contenuto di boro e arsenico, poi il gestore dell’acqua spera che l’impianto di depurazione di Piombino (loc. Franciana), costato 4 milioni di euro sulle bollette pubbliche funzioni, e i bambini elbani possano tornare a bere tranquilli.

Ma la geotermia esistente è poca cosa a fronte di quella in arrivo, con le “liberalizzazioni”: da 490 chilometri quadrati coinvolti prima solo da Enel Green Power, la Regione Toscana ha autorizzato o sta autorizzando ricerche geotermiche su altri 3.340 kmq, per un totale di 3.830 Kmq, ad un’ampia schiera di soggetti : lo sfruttamento e l’inquinamento si moltiplicano per 8 volte. Tra l’altro in aree preziose e famose, da Volterra a Certaldo, dalla Val d’Elsa senese a Pitigliano, e all’Amiata. Si preannuncia una devastazione capillare quanto inedita in Toscana. Che inaugura questa “roulette russa” partendo da una situazione già disperante: l’88% dei punti di approvvigionamento dell’acqua potabile sono nella classe A3 (la peggiore, che richiede un “trattamento fisico e chimico spinto, affinazione e disinfezione” (Arpat, pag. 172 della Relazione sullo stato dell’Ambiente 2009:http://www.arpat.toscana.it/documentazione/catalogo-pubblicazioni-arpat/relazione-sullo-stato-dell-ambiente-in-toscana-2009)

La Relazione  2011 conferma questa gravissima situazione.

Curioso infine il caso di Certaldo, dove anziché fluidi geotermici puntando al calore si vorrebbe estrarre CO2 (anidride carbonica) per usi alimentari, mentre su tutto il pianeta, ed anche in Toscana ci si interroga (con poca convinzione, per la verità)  e si spende (poco) per  “catturare” e tombare la CO2, gas climalterante.

Il paese natale di Giovanni Boccaccio (e la Toscana) sono fuori dal mondo ?

Il 22 dicembre la Regione ha chiuso le consultazioni  sul Piano ambientale energetico 2012-2015, ma le decine di nuove autorizzazioni geotermiche le ha date prima …

29.12.12

Maurizio Marchi  (Medicina democratica – coordinamento toscano)

www.medicinademocraticalivorno.it

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