
Sabato prossimo, 10 maggio, alle ore 10 in Piazza del Pantheon a Roma farà tappa la mobilitazione contro il Piano di Riarmo europeo da 800 miliardi di euro, organizzata, nell’ambito della campagna europea “Stop Rearm Europe” (https://stoprearm.org/) che ad oggi ha raccolto oltre 800 adesioni complessive in 18 paesi Ue, di cui oltre 200 in Italia, da parte di associazioni, comitati cittadini, partiti politici, movimenti e altre organizzazioni della società civile.
Una pluralità di soggetti uniti da un obiettivo comune: fermare le politiche bellicistiche dell’Italia e degli altri Stati Ue costruendo un percorso di partecipazione dal basso, dentro e fuori le sedi istituzionali a tutti i livelli e che, attraversando vari appuntamenti, avrà il suo primo momento di mobilitazione europea coordinata nella settimana del 21 giugno, in occasione del vertice Nato all’Aja, con manifestazioni e azioni in diversi paesi.
“Torniamo in piazza contro la guerra e per la pace, per fermare il genocidio a Gaza e permettere l’ingresso degli aiuti umanitari, per chiedere che si persegua la via diplomatica per la risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Chiediamo che l’Italia e l’Ue investano sulle grandi sfide del futuro, come sanità pubblica, istruzione, tutela ambientale, sicurezza sul lavoro, occupazione di qualità, conversione ecologica, parità di genere e lotta alle disuguaglianze, e rinuncino al Piano di Riarmo che finanzierà invece un ‘Sistema guerra’ che ci riporterà indietro nella Storia”.
“Bisogna fermare l’economia bellica, che minaccia di trasformare filiere produttive locali in fabbriche di armi; la cultura della militarizzazione e un controllo dei programmi didattici sempre più pervasivi nella scuola; l’isteria bellicista che alimenta razzismo e patriarcato; e la deriva autoritaria del dl Sicurezza, che erode diritti civili e libertà d’informazione”.
“Ci appelliamo a tutte le forze politiche e della società civile, al mondo della scienza, dei media, della cultura e dello spettacolo affinché si schierino contro il riarmo, la guerra, il genocidio, la repressione, l’autoritarismo. E che siano con noi in piazza per la Pace il prossimo 10 maggio a Roma e nei prossimi appuntamenti in Italia e in Europa”.
Roma, 6 maggio 2025