La questione psichiatrica

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Vedo con piacere che l’associazione “altre ragioni” risponde nel merito al documento presentato, se non erro dal compagno Walter Fossati, unico documento che finora avevo visto in merito alla discussione sulla psichiatria, salute mentale, eccetera, prevista nel congresso di Medicina democratica di questo fine settimana.

Preciso che non sarò a Brindisi, per vari motivi, che non sto ad elencare, ma che pur avendo il loro peso, non sono quelli dirimenti. Dirimente è invece il fatto che, pur essendo iscritto a Medicina Democratica da tempi immemorabili (tessera n. 012 come socio della Cooperativa a r. l.), e pur avendo pubblicato nel 1984 un libro – “affittasi anima – odissea di nessuno in terra di follia -, e pur avendo collocato sul web il testo integrale del libro, insieme a nuovi articoli di contorno, all’indirizzo:

http://www.webalice.it/a.zinelli/ tuttalastoria/vita/affittasi_anima/ AFFITTASI_ANIMA.htm e, fra gli articoli di contorno, il testo intitolato “una vita parallela”, molto più breve, che può da solo, credo, comunicare il senso di base di quanto sostengo nell’opera principale, tutta questa mia attività è sempre stata semplicemente ignorata in Medicina Democratica – come del resto in ogni altro ambiente della mia vita, a partire, in un certo senso, dalla mia famiglia.

Attenzione!!! Non sono affatto uno “stigmatizzato”!!! faccio attività politica, vita sociale, tutto come uno normale; purchè non mi metta a rivendicare la mia effettiva identità. In questo senso sono proprio trattato come un matto, che è “accettato” se non disturba. E questo mi pare continuare anche ora, quando i nodi irrisolti della “psichiatria democratica” stanno venendo al pettine, come è esemplarmente messo in luce nel documento della associazione “altre ragioni”.

Il punto nodale di tutta la faccenda è quello messo in evidenza nello scritto degli amici di “altre ragioni” – non so se sono anche “compagni” -:

<“Come si può pensare di fare una “battaglia allo stigma”, parlare di “immaturità sociale del territorio” quando lo stigma di “malato mentale” parte dall’idea del soggetto visto come “difettoso”, da “aggiustare” con molecole (o pratiche un po’ meno eleganti quali l’elettroshock), che dovrebbero ridimensionargli il pensiero, il comportamento ed eventualmente (ma questo è secondario) la sofferenza?”> (il passo si trova nel sito, non sul frammento spedito da Muscolino).

La presenza di questo “peccato originale”, di questo circuito perverso, questo “double bind” infrangibile è ciò che anch’io avevo rilevato subito come il contenuto che rende irricevibile il documento di Walter Fossati.

Ma non è colpa sua. Per quel che vale la mia impressione – non posso dire “conoscenza” – il compagno Fossari mi è parso una delle persone più limpide che abbia incontrato. Si tratta di altro, si tratta di qualcosa che probabilmente solo chi ha attraversato certe esperienza riesce a cogliere, e difatti è colto da “altre ragioni”, che si definisce appunto associazione di utenti ed ex utenti della psichiatria.

È qualcosa di costitutivo della autocoscienza del “sano”, che automaticamente colloca il “malato” in una altro dimensione, una delocalizzazione “automatica” che rinchiude l’altro nella situazione di nuovo ben descritta nel documento di “altre ragioni”.

Ricordo di aver visto sulla mailing-list di “no-psichiatria” un intervento firmato da qualcuno dei promotori del “viaggio in Cina dei matti contro lo stigma”, in cui questo dooppio legame che riaffermava potentemente lo stigma in bocca a chi lo stava denunciando era particolarmente evidente.

Chiudo qui, per ora, sempre con la speranza, che, prima o poi, si possa davvero discutere dei problemi. Allego:

1. Il mio scritto “una vita parallela”

2. Gli scritti di mio fratello Antonio, ufficialmente affetto da “schizofrenia paranoide”, ora defunto. Gli scritti risalgono presumibilmente al 1977.

Chiederei ad Antonio Muscolino di metterli sul sito di Medicina Democratica, come contributi miei “in contumacia” al Congresso di Medicina Democratica.

Attilio Zinelli

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Scritti Antonio 1977

Vita parallela

 

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