“C’E’ UN GIUDICE A BERLINO” (PER LA THYSSEN)

Ascolta con webReader


Anche se il giudice in questione è a Essen e non a Berlino la notizia che la pena per i dirigenti tedeschi della Thyssen Krupp giudicati colpevoli delle condizioni di lavoro che hanno determinato la morte di 6 lavoratori nell’impianto torinese il 6.12.2007, è positiva anche se non può far tornare in vita le vittime.
Medicina Democratica è stata parte civile in tutti i gradi del processo che ha riconosciuto le responsabilità dei dirigenti locali italiani e (caso raro) anche di quelli “centrali”, tedeschi, che da anni contestano la sentenza e si rifiutano di scontare la pena in Italia, senza alcun giubilo perché il carcere non è augurabile a nessuno, la sconteranno in Germania se questa sentenza farà il suo corso.
Non si tratta solo di una “equità” rispetto ai condannati italiani che stanno scontando la pena ma anche di un riconoscimento internazionale della bontà del processo stesso.
Va detto che condannati italiani e tedeschi sono accomunati anche da un altro “particolare” : la totale assenza di riconoscimento delle proprie colpe, tutti si dichiarano innocenti rispetto al ruolo avuto nella vicenda, quasi ad affermare che eseguivano ordini superiori e non volevano uccidere nessuno ma svolgevano il loro lavoro al meglio (cioè fare in modo che gli impianti, destinati comunque alla chiusura, fossero spremuti fino all’ultimo senza manutenzioni e interventi per garantire la sicurezza).
Una “banalità del male” ben più estesa da quella osservata e denunciata da Hannah Arendt con le dovute proporzioni e contesti diversi.
Per i dirigenti tedeschi un atteggiamento più simile alla arroganza recentemente espressa da Stephan Schidheiny (Eternit) recentemente https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=9070
Un male la cui “banalità” Medicina Democratica continuerà a contrastare in ogni ambito sociale come nelle aule dei tribunali.
Per questo non possiamo che ricordare l’apporto di Luigi Mara e dei tecnici di Medicina Democratica in quel processo nel ricostruire i processi produttivi e le carenze impiantistiche e di sicurezza.

Marco Caldiroli – Presidente pro tempore di Medicina Democratica Onlus

Print Friendly, PDF & Email