
In questa pagina saranno pubblicati gli interventi tenuti al congresso di Napoli del 19 gennaio 2013.
INTERVENTO DI ANTONIO MARFELLA (ISDE)
INTERVENTO – IL LAVORATORE NON IDONEO RISCHIA IL POSTO DI LAVORO?
INTERVENTO DI MAURIZIO LOSCHI (MD SAVONA)
INTERVENTO DI NATASCIA CRISPINO
INTERVENTO DI MICHELE LAURENTINO
INTERVENTO DI ANTONIA CANGIANO
INTERVENTO DI GINO CARPENTIERO (MD FIRENZE)
LO SPORTELLO SALUTE DI MEDICINA DEMOCRATICA DI FIRENZE
INTERVENTO DELL’ASSOCIAZIONE 29 GIUGNO DI VIAREGGIO
INTERVENTO DELL’ ASSOCIAZIONE MAMME PER LA SALUTE E L’AMBIENTE ONLUS DI VENAFRO
INTERVENTO DI PAOLO NICCHIA (ASSISE CITTADINA PER BAGNOLI)
RELAZIONE TESI PER MEDICINA DEMOCRATICA DI CRESCENZO COSTAGLIOLA DI FIORE
VIDEO COMPLETO DEGLI INTERVENTI AL CONVEGNO SALUTE E LAVORO DI NAPOLI DEL 19.01.2013
PER VISUALIZZARE I VIDEO DEI SINGOLI INTERVENTI, ANDARE SUL CANALE YOUTUBE DI MEDICINA DEMOCRATICA CLICCANDO QUI
Il convegno di Napoli ha messo in luce il conflitto tra l’idea dominante di impresa ed il binomio salute/ l’ambiente ,antitesi che è un aspetto ,non secondario ma “strutturale”, del conflitto capitale lavoro. E’ quanto si deduce dal comportamento costante ed ingravescente dei grandi gruppi industriali che hanno usato durante tutto il secolo scorso l’ambiente come un territorio di saccheggio e la salute umana come come un elemento che i lavoratori in cambio dell’occupazione concedano in un accordo contrattuale non scritto .In tal senso c’è una certa contraddizione tra quanto uscito dal convegno e la riproposizione di alcuni moduli d’analisi tipici del mondo aziendale ( il benchmarking ambientale..) usciti da qualche intervento ,magari autorevole , ma che non ci vede concordi poichè, a mio avviso, in contraddizione con l’unica soluzione possibile al problema . La soluzione non è aggiustare il sistema dello smaltimento rifiuti secondo i modelli più avanzati e collaidati in Italia ma mettere in discussione tutto l’impianto dei cicli produttivi , includendo , in quest’idea e quindi nelle responsabilità dell’impresa, tutte le fasi della trasformazione,dell’uso , del recupero o smaltimento dei prodotti . Se gli scarti delle imprese del Nord ( come dimostrato dal rappresentante di Pianura) sono arrivati nelle discariche del Sud ,bisognerebbe chiedere ai padroni delle fabbriche individuate il costo dei danni alla salute degli abitanti dei quartieri che hanno ospitato le discariche e così probabilmente nel prossimo futuro chi fa impresa non affiderà i rifiuti alla malavita ,perchè è logico che la camorra non adotterà mai le leggi che tutelano la salute degli abitanti. Tutto il resto, i delinquenti, gli amministratori corrotti, i magistrati “lenti” , i controllori della regione distratti, i commissari straordinari etc.etc., è sicuramente grave e da sanzionare , ma chi ha alimentato ed alimenta ancora questo mercato “sporco” dei rifiuti e cerca addirittura di alterare un articolo della costituzione per estraniare il concetto d’impresa da tutte le responsabilità dei processi produttivi sulla salute e l’ambiente?
Sinora chi ha prodotto diossina e tanti ammalati di tumore, non ha mai pagato un euro . A pagare è sempre stata la collettività attraverso il SSN , salvo poi sentirci dire che l’assistenza sanitaria costa troppo e che è meglio che ognuno si paghi da se le terapie .